• fondazione
    • Fondazione Nigrizia Onlus
  • nigrizia
    • Nigrizia - Notizie dall'Africa e dal Mondo Nero
  • afriradio
    • Afriradio.it - La radio dell'Africa e del Mondo Nero
  • PM
    • Rivista comboniana per bambini - Banda PM
  • museoafricano
    • Museo Africano - il museo dei Comboniani sull'Africa a Verona
  • i progetti
    • I Progetti per il sostegno dell'Africa di Fondazione Nigrizia
  • store
    • Acquista abbonamenti e prodotti missionari comboniani
chi siamo contatti

Notizie sull'Africa e sul mondo nero

  • Home
  • tematiche
    • Tecnologia & Scienza
    • Politica
    • Conflitti
    • Società
    • Migrazioni
    • Economia
    • Ambiente
    • Cooperazione
    • Non solo Africa
    • Chiesa e Missione
    • Armi
    • Cultura
    • Diritti Umani
    • Salute
    • Terrorismo
    • Sport
  • BLOG
    • Lettere a Nigrizia
    • Balatti
    • Silvestrini
    • Maggiore
    • Aime
    • Armanino
    • Baldi
    • Barlaam
    • Brasil Nordeste
    • El Ayoubi
    • Lerner
    • Zanotelli
    • Kizito Sesana
    • EDITORIALI
    • Colonialismo
  • CAMPAGNE
  • FOCUS
    • L'avvenimento
    • Fatti & Problemi
    • Dossier
    • Chiesa & Missione
  • gallerie
    • i FOTOGRAFI
    • le GALLERIE
  • ATLANTE
  • RECENSIONI
  • ABBONAMENTI
  • LOGIN
notizie
Mozambico
Mozambico
Le notizie più lette
Somalia: Assassinata a Mogadiscio nota attivista per i diritti di donne e bambini Somalia: Assassinata a Mogadiscio nota attivista per i diritti di donne e bambini
6436
Con Alex Zanotelli, "vittima di attacchi ignobili" Con Alex Zanotelli, "vittima di attacchi ignobili"
5499
Partiti per la tangente Partiti per la tangente
4725
nigrizia store
FondazioneNigrizia Store
giovedì 02 settembre 2010

Mozambico: sangue sul carovita

  • #Politica
  • #Mozambico

Tra quattro e dieci le vittime degli scontri ancora in corso a Maputo, capitale del Mozambico. Le proteste innescate dal forte aumento dei prezzi di pane, acqua, elettricità, carburanti. Pesano le forti disuguaglianze sociali e il mancato sviluppo.

di Lia Quartapelle
Tweet

 

Mozambico: sangue sul carovita

Le notizie degli scontri tra manifestanti contro l'aumento dei prezzi e le forze dell'ordine - scontri iniziati ieri e non ancora conclusi nella capitale Maputo - sta destando notevoli preoccupazioni tra gli osservatori delle vicende del paese.

 

Non solo per la violenza dell'accaduto. Secondo fonti governative nei tafferugli, cominciati dopo una convocazione spontanea dei manifestanti via sms, sono morte almeno quattro persone. Fonti indipendenti sostengono che i morti siano almeno sei, tra cui due bambini, e potrebbero essere addirittura dieci. Decine i feriti.

 

Incerte le dinamiche di quanto è accaduto, e in particolare incerte le cause dei decessi: alcuni testimoni raccontano di aver visto la polizia sparare ai manifestanti, mentre il portavoce della Polizia ha dichiarato che la Polizia mozambicana usa solo proiettili di gomma.

 

La capitale si è trovata bloccata e isolata: non sono partiti gli aerei, perché i manifestanti avevano bloccato la strada di accesso all'aeroporto, così come anche la strada che, attraverso Matola, collega il Mozambico al Sudafrica.

 

Gli scontri, che ancora non sono terminati, destano preoccupazione perché sono purtroppo la riedizione delle analoghe accese manifestazioni del marzo del 2008. Anche un anno e mezzo fa, Maputo era stata bloccata da manifestanti che protestavano contro l'aumento dei prezzi del carburante. A 18 mesi di distanza, le ragioni alla base della protesta sono le stesse: il 30 agosto scorso il governo ha annunciato aumenti del prezzo del pane (fino al 30%), uniti all'aumento del prezzo del carburante, dell'elettricità e dell'acqua.

 

Tra le ragioni di fondo, da un lato le deboli relazioni industriali nel paese (non esiste un sindacato indipendente dal partito di governo), dall'altro le aspettative che la massiccia presenza di donatori internazionali hanno nutrito nella popolazione. La presenza di espatriati, le promesse relative all'afflusso di aiuti, unite alle veloci trasformazioni dell'economia, passato da un'economia pianificata di stampo socialista a un'economia di mercato in meno dieci anni, hanno aumentato la disuguaglianza.

 

Non è però solo una questione di dati reali: quello che sembra pesare molto è la percezione della disuguaglianza. Il Mozambico è dai tempi della fine della guerra civile (1992) uno dei paesi più poveri dell'Africa sub-sahariana (e del mondo). Questa situazione non si è modificata radicalmente, nonostante l'impegno del governo e la presenza di moltissime agenzie di cooperazione internazionale. Le aspettative e la disillusione sembrano giocare un ruolo fondamentale e potenzialmente molto esplosivo in questa crisi mozambicana dall'esito incerto.

Fondazione Nigrizia Onlus

Copyright 2019-2020 Fondazione Nigrizia Onlus - Verona - P. IVA - 03978000234 - Alcuni diritti riservati

privacy - informativa cookie | web site powered by Ideattiva Siti web Brescia - Cms Evolution