E’ stata ufficializzata ieri nella capitale della Repubblica democratica del Congo, Kinshasa, la nomina di Fridolin Ambongo Besungu - attuale vicepresidente della Conferenza episcopale congolese (Cenco) e noto oppositore del presidente Joseph Kabila - come successore dell’arcivescovo della capitale, cardinale Laurent Monsegwo.
La stampa specializzata evidenzia come la scelta di papa Francesco sia orientata alla continuità con il ruolo di critica del regime ma anche di mediazione politica svolto fino ad ora dalla Ceni, dopo l’imposizione della presidenza di Kabila ben oltre la scadenza del suo secondo e ultimo mandato, a dicembre 2016.
Monsignor Ambongo, 58 anni, arcivescovo di Bokungu-Ikela (arcidiocesi di Mbandaka-Bikoro, nella provincia occidentale di Equatore), appartenente all'ordine francescano dei cappuccini, per il momento resterà al fianco del 79enne arcivescovo in qualità di vescovo ausiliare "ma con diritto di successione immediata dopo le dimissioni o la morte di quest'ultimo" ha spiegato lo stesso Monsengwo.
Dopo aver studiato filosofia e teologia a Kinshasa, Fridolin Ambongo ha proseguito gli studi a Roma. Rientrato nel suo paese è stato eletto presidente della Commissione “giustizia e pace”, all'interno della Cenco, prima di diventarne vicepresidente. Conosciuto per la sua schiettezza, ha svolto un ruolo chiave nelle negoziazioni culminate nell'Accordo di San Silvestro, siglato da Kabila e da parte delle opposizioni il 31 dicembre 2016 e in seguito in gran parte disatteso.
Un anno prima, aveva chiesto alle autorità francesi di fare pressione sull'entourage presidenziale per impedire a Kabila di modificare la Costituzione e cercare di ottenere un nuovo mandato. Molto critico nei confronti del potere, Ambongo in diverse occasioni, negli ultimi mesi, ha invitato i congolesi a "prendersi cura di se stessi", un messaggio che è stato ripreso oggi anche dalla locale organizzazione del laicato cattolico, il Comitato di coordinamento dei laici. (Rfi / Voice of America)