• fondazione
    • Fondazione Nigrizia Onlus
  • nigrizia
    • Nigrizia - Notizie dall'Africa e dal Mondo Nero
  • afriradio
    • Afriradio.it - La radio dell'Africa e del Mondo Nero
  • PM
    • Rivista comboniana per bambini - Banda PM
  • museoafricano
    • Museo Africano - il museo dei Comboniani sull'Africa a Verona
  • i progetti
    • I Progetti per il sostegno dell'Africa di Fondazione Nigrizia
  • store
    • Acquista abbonamenti e prodotti missionari comboniani
chi siamo contatti

Notizie sull'Africa e sul mondo nero

  • Home
  • tematiche
    • Tecnologia & Scienza
    • Politica
    • Conflitti
    • Società
    • Migrazioni
    • Economia
    • Ambiente
    • Cooperazione
    • Non solo Africa
    • Chiesa e Missione
    • Armi
    • Cultura
    • Diritti Umani
    • Salute
    • Terrorismo
    • Sport
  • BLOG
    • Lettere a Nigrizia
    • Balatti
    • Silvestrini
    • Maggiore
    • Aime
    • Armanino
    • Baldi
    • Barlaam
    • Brasil Nordeste
    • El Ayoubi
    • Lerner
    • Zanotelli
    • Kizito Sesana
    • EDITORIALI
    • Colonialismo
  • CAMPAGNE
  • FOCUS
    • L'avvenimento
    • Fatti & Problemi
    • Dossier
    • Chiesa & Missione
  • gallerie
    • i FOTOGRAFI
    • le GALLERIE
  • ATLANTE
  • RECENSIONI
  • ABBONAMENTI
  • LOGIN
notizie
Rwanda
Rwanda
Le notizie più lette
Somalia: Assassinata a Mogadiscio nota attivista per i diritti di donne e bambini Somalia: Assassinata a Mogadiscio nota attivista per i diritti di donne e bambini
6163
Con Alex Zanotelli, "vittima di attacchi ignobili" Con Alex Zanotelli, "vittima di attacchi ignobili"
4784
39 anni di Cinema africano 39 anni di Cinema africano
4730
nigrizia store
FondazioneNigrizia Store
giovedì 27 agosto 2009
Testimone si rimangia la parola

Rwanda 1994, chi colpì il Falcon 50?

  • #Conflitti
  • #Rwanda

Non sarebbero stati i ribelli tutsi ad abbattere l’aereo con a bordo i presidenti rwandese e burundese, bensì gli estremisti hutu. Così Richard Mugenzi, all’epoca operatore della radio dell’esercito del Rwanda, ritratta la sua versione di quell’attentato che innescò il genocidio.

di Raffaello Zordan
Tweet

 

Rwanda 1994, chi colpì il Falcon 50?

Viene a mancare un testimone all'inchiesta aperta nel 1998 dal giudice francese Jean-Louis Bruguière sull'attentato che il 6 aprile nel 1994 fece esplodere nei cieli di Kigali, capitale del Rwanda, il Falcon 50 con a bordo il presidente rwandese Juvénal Habyarimana e il presidente burundese Cyprien Ntaryamira. Quell'attentato, compiuto con un missile terra-aria, diede l'innesco al genocidio: in tre mesi furono uccisi, secondo le ricostruzioni più accreditate, 800mila persone, in gran parte tutsi (etnia minoritaria) ma anche hutu (etnia maggioritaria) moderati (nella foto di M. Vacca: Kigali, detenuti accusati di aver partecipato al genocidio).

Richard Mugenzi, nel 1994 operatore radio dell'esercito rwandese e oggi testimone nell'inchiesta avviata da Bruguière in seguito alla denuncia delle famiglie dei tre membri francesi dell'equipaggio del Falcon 50, afferma che la sua testimonianza è stata «snaturata». In un'intervista, raccolta a Kigali lo scorso 31 maggio dal giornalista francese Jean-François Dupaquier, Mugenzi ribalta la sua versione iniziale.

In un primo momento, Mugenzi aveva affermato di aver «intercettato e trascritto», quel 6 aprile 1994, un messaggio radio dei ribelli tutsi del Fronte patriottico rwandese (Fpr, oggi al potere), che si congratulavano con i commilitoni autori dell'attentato. Ora dice che quel messaggio non l'aveva intercettato ma gli era stato dettato dai suoi superiori, estremisti hutu. Un cambio di direzione che se confermato - Richard Mugenzi, 48 anni, che dal 1998 al 2008 è vissuto in Tanzania ed è da poco rientrato in Rwanda, si è detto «pronto a collaborare con la giustizia francese» - va ad indebolire l'impianto accusatorio del giudice Bruguière (peraltro non più titolare dell'inchiesta, in quanto nel 2007 si è dimesso per candidarsi alle elezioni politiche francesi).

La tesi di Bruguière è che l'attentato facesse parte di un piano dell'Fpr per impadronirsi del potere. E infatti il 23 novembre 2006 ha spiccato 9 mandati d'arresto internazionali contro uomini politici e militari molto vicini all'attuale presidente rwandese Paul Kagame. L'accusa è che queste persone siano implicate nell'attentato del 6 aprile 1994. A quel punto Kigali ha rotto le relazioni diplomatiche con Parigi, ma ciò non ha fermato gli inquirenti: il 10 novembre 2008 è stata arrestata Rose Kabuye, responsabile del protocollo di stato del Rwanda, che figurava nella lista dei nove. Kabuye, 47 anni, ex sindaco di Kigali, è stata poi estradata in Francia e incriminata per «complicità in assassinio». In seguito gli è stata concessa la libertà vigilata.

In attesa di sviluppi, non si può non rilevare che la vicenda dell'attentato sembra destinata a non essere chiarita o a non essere interpretata in maniera univoca. A questo riguardo, ci sono giornalisti ed esperti che non condividono affatto la tesi di Bruguière e che sottolineano un punto: nell'agosto del 1993, dunque pochi mesi prima di morire, il presidente Habyarimana aveva firmato ad Arusha (Tanzania) un accordo che associava al potere i ribelli del Fronte patriottico rwandese. Accordo che avrebbe potuto inaugurare una fase di riconciliazione nel paese e che non piaceva affatto agli estremisti hutu... Va infine ricordato che nell'ambito del Tribunale penale internazionale per il Rwanda, insediato nel 1994 e ancora attivo, si pensa che non sia stato l'attentato a creare il genocidio.

 

Fondazione Nigrizia Onlus

Copyright 2019-2020 Fondazione Nigrizia Onlus - Verona - P. IVA - 03978000234 - Alcuni diritti riservati

privacy - informativa cookie | web site powered by Ideattiva Siti web Brescia - Cms Evolution