Tutti gli articoli / Armi, Conflitti e Terrorismo
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21 Marzo 2023
Benin, crocevia della pressione jihadista
Da mesi il Benin fronteggia attacchi provenienti dal confine con il Burkina Faso e dall’area dei parchi naturali W-Arly-Pendjari. Ma ben presto il fronte delle minacce potrebbe estendersi sia a est che a ovest
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22 Febbraio 2023
Nigeria: la violenza, le urne e l’alleanza criminale
Sempre più le evidenze di azioni “comuni” tra banditi e terroristi islamisti. Le responsabilità sono tante. L’assalto al carcere di Kuje la prova più evidente. Ma se il governo non agisce in fretta per evitare un patto di ferro, il rischio è che in alcune aree del paese non si vada al voto il 25 febbraio
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02 Febbraio 2023
Sahel, un anno di passaggio
Rimane l’emergenza jihadista, mentre resta da definire l’effettiva capacità dei militari – al potere in Mali, Burkina Faso e Ciad – di condurre i paesi fuori dalla crisi socio-economica. E sono in divenire anche le influenze geopolitiche di Francia e Russia
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01 Febbraio 2023
Jihadisti in Africa e gli interessi dell'Occidente
Il caos generato dal terrorismo è spesso l’occasione per far intervenire, per “motivi umanitari", gli eserciti nel continente. Opportunità per contrastare la presenza dei nemici cinesi e russi
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31 Gennaio 2023
I litiganti dei Grandi Laghi
Non si vedono mutamenti di prospettiva in una regione cronicamente instabile. Rwanda e Uganda, che si disputano l’egemonia sul nordest dell’Rd Congo, possono condizionare le elezioni generali congolesi, previste per il prossimo dicembre
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27 Gennaio 2023
Arma di distruzione climatica
Secondo uno studio presentato alla Cop27 c’è una stretta correlazione tra i bilanci in crescita della difesa e l’aumento considerevole delle emissioni di gas serra. Eppure si continua a investire in sistemi d’arma altamente inquinanti. Il caso del caccia F-35 A assemblato anche a Cameri
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08 Gennaio 2023
Boko Haram e la sua “riserva di pesca”
Il gruppo terroristico, che nasconde quattro gruppi scissionisti, si è radicato nel territorio. Non solo offre servizi alle popolazioni a lui sottomesse, ma tra le sue fonti principali di ricavo ci sono le tassazioni su pesca e bestiame. E non potrebbe essere così pervasiva la sua presenza nel territorio se non ci fosse la complicità di tanti attori, a partire da settori importanti delle forze dell’ordine corrotte
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01 Gennaio 2023
La crisi siriana è tutta da risolvere. Non dimentichiamolo
Dura dal 2011 la guerra procura di Occidente, paesi del Golfo e Turchia per archiviare il regime di al Assad. Il paese è devastato. Si contano 400mila morti e 11 milioni tra sfollati e profughi
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30 Novembre 2022
São Tomé e Principe: i dubbi sul fallito golpe
Nessun organo di informazione o ministero è stato coinvolto nel tentativo di colpo di stato. Tra i presunti mandanti, uno è stato ucciso e l’altro, l’ex presidente del parlamento, è stato arrestato e subito rilasciato. A trarne vantaggio sembra essere, quindi, il premier che in un colpo ha eliminato due suoi acerrimi nemici mostrandosi come il baluardo della democrazia
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29 Novembre 2022
Togo: nord sempre più bersaglio dei terroristi
L’ultimo attentato il 24 novembre. La regione delle tre frontiere (Togo, Benin e Burkina Faso) è una zona di foresta che offre una base di ripiegamento molto utile a uomini armati che profittano dei confini per “seminare” i loro inseguitori
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23 Novembre 2022
Si allentano le tensioni tra Egitto e Turchia
Dopo nove anni di gelo i due paesi tornano a dialogare, spostando il baricentro dei rispettivi interessi economici e geopolitici. Le priorità sono ora la spartizione del mercato del gas nel Mediterraneo orientale e la ridefinizione dei loro posizionamenti (e delle alleanze) in Libia
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04 Novembre 2022
La Somalia tra terrorismo e carestia
L’attentato del 29 ottobre segna un’escalation nella guerra dichiarata dal presidente ad al-Shabaab. Un conflitto combattuto sul terreno dall’esercito sostenuto da milizie claniche e con attentati sempre più frequenti e sanguinosi. Sullo sfondo il dramma della popolazione, stretta tra fame, soprusi e violenza
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21 Ottobre 2022
Crosetto, il braccio armato del governo
Il Richelieu di Meloni, dal 2014 è il presidente della Confindustria delle imprese militari. Ora le finanzierà. È il più feroce avversario della legge 185, che disciplina il controllo dello stato sull’import ed export di armi. E detesta le banche “etiche”, che ostacolano il business di un settore «tra i pochi asset strategici e tecnologici rimasti in questo paese». Anticipiamo l’articolo che uscirà su Nigrizia di novembre
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26 Settembre 2022