Ѐ tempo di creare un’Italia davvero inclusiva - Nigrizia
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Lettera aperta al governo Draghi
Ѐ tempo di creare un’Italia davvero inclusiva
“Dimostrateci che possiamo darvi anche noi la fiducia di cui questo nostro Paese ha bisogno”. Si conclude con questo appello la lettera aperta indirizzata dal movimento dei giovani italiani senza cittadinanza al presidente del Consiglio e al nuovo governo, in occasione del primo marzo, Giornata internazionale contro le discriminazioni. Un appello per la riforma della legge sulla cittadinanza che Nigrizia sostiene e rilancia
16 Febbraio 2021
Articolo di Movimento degli italiani senza cittadinanza
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italiani senza cittadinanza

Nigrizia, Combonifem e il Cantiere Casa Comune nel loro cammino di dar voce alle Afriche e al mondo afro e di restituire dignità a tutti gli abitanti della terra, in linea con l’enciclica di papa Francesco Fratelli Tutti, aderiscono alla lettera del movimento #ItalianiSenzaCittadinanza indirizzata al nuovo presidente del Consiglio dei ministri e al suo governo. Siamo profondamente convinti che nelle priorità del paese, in una fase cruciale di crisi politica, economica, sanitaria e socio-ambientale, debbano entrare senza esitazione i pieni diritti e doveri della cittadinanza dei giovani nati e cresciuti nel nostro paese. Di seguito il testo della lettera:

“Come movimento Italiani senza cittadinanza vi scriviamo per ricordarvi che fate parte di un’Italia che è già arricchita dalle vite di cittadini dalle diverse origini, di un’Europa che è già orgogliosamente interculturale.

Nei giorni scorsi ci eravamo già rivolti a voi attraverso i nostri video, volti e voci, perché siamo convinti che questo nostro amato Paese abbia bisogno di coesione e giustizia, e di una guida che lavori per il bene di tutti i suoi abitanti, adulti e minori di ogni origine.

Soprattutto in un momento così difficile, con una pandemia mondiale che ha reso ancora più faticosi e complicati i percorsi di tutti, è bene non lasciare indietro nessuno e lavorare perché ognuno di noi salga e resti sulla stessa barca da portare al sicuro.

Ed è proprio in una fase così delicata che diventa fondamentale rivolgere lo sguardo in particolare ai figli d’Italia non riconosciuti, nati o comunque cresciuti nelle città d’Italia, e che anche rappresentano il presente e futuro del Paese e dell’Europa. Già 858mila sono gli alunni e alunne di passaporto straniero che crescono nelle scuole italiane e 1.078.000 i minorenni senza cittadinanza italiana iscritti nelle anagrafi comunali.

Sono figli dell’Italia di oggi ai quali dobbiamo la modifica della legge sulla Cittadinanza italiana, lo devono il Parlamento e il Governo innanzitutto. Lo dobbiamo tutti noi adulti, responsabili e coerenti, in un momento in cui bisogna andare avanti per dare il buon esempio e non affondare.

Vediamo da anni cambiare i Governi mentre le nostre vite di Italiani senza cittadinanza restano impantanate per legge. Caro presidente del Consiglio, cari rappresentanti del nuovo Governo, ci rivolgiamo a noi in prossimità di una data importante, il primo marzo, Giornata internazionale contro le discriminazioni: dimostrateci che possiamo avere fiducia in voi, che possiamo darvi anche noi la fiducia di cui questo nostro Paese ha bisogno.

Buon lavoro da parte di tutte e tutti noi Italiani non riconosciuti”

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