
Si è svolta a Dakar, in Senegal, dal 5 al 12 maggio la quinta Assemblea generale delle Conferenze Episcopali dell’Africa occidentale (RECOWA) e delle Conferencias Episcopais Reunidas da Africa Ocidental (CERAO).
Tutti i paesi dell’Africa occidentale erano rappresentati da cardinali, vescovi, sacerdoti, religiosi e laici che hanno trattato il tema: “Per una Chiesa sinodale e autosufficiente al servizio della giustizia e della pace nell’Africa occidentale”.
Nel messaggio conclusivo i 148 partecipanti hanno espresso anzitutto la loro gioia per la recente elezione di papa Leone XIV e hanno offerto preghiere per un pontificato fruttuoso.
I rappresentanti delle Chiese hanno insistito in particolare, per l’appunto, sul tema della sinodalità, richiamato peraltro anche da Leone XIV nel suo discorso di inizio pontificato.
Un modo di essere Chiesa caratterizzato da responsabilità condivisa, ascolto reciproco e dialogo tra tutti i battezzati e con le altre Chiese e religioni. Uno stile di Chiesa che va costruito sulla fiducia reciproca e sul rispetto dei diversi carismi.
Una Chiesa autosufficiente – hanno osservato molti presenti all’assemblea – deve fare sempre più affidamento sulle proprie risorse spirituali, umane, culturali e materiali, anziché dipendere esclusivamente dal sostegno esterno.
Hanno inoltre sottolineato che questa autonomia promuove una maggiore responsabilità condivisa e consente alla Chiesa di adattare meglio le proprie azioni alle esigenze specifiche delle comunità locali.
Hanno poi evidenziato il ruolo cruciale della trasparenza, della gestione virtuosa e della solidarietà nel raggiungimento degli obiettivi pianificati.
Affrontando le persistenti sfide del conflitto nell’Africa occidentale, i vescovi della RECOWA hanno lanciato un appassionato appello per una regione pacifica e libera da conflitti.
Tra le raccomandazioni specifiche figurano l’integrazione dell’educazione alla pace nei programmi scolastici, la promozione del dialogo intercomunitario, lo sviluppo di economie inclusive, la riforma del settore della sicurezza con particolare attenzione ai diritti umani, la lotta alla corruzione e all’estremismo e il rafforzamento della cooperazione regionale.
Infine, i delegati all’Assemblea hanno espresso un sentito ringraziamento per l’ospitalità offerta dal governo senegalese e hanno auspicato un approccio sano alla governance, sia all’interno della Chiesa che dello stato, sottolineando l’integrità, la responsabilità e la partecipazione civica.
Hanno concluso con un invito alla conversione, incoraggiando tutte le persone di buona volontà a essere testimoni nelle loro comunità, oggi soprattutto anche in spazi come i social media.