Algeria e Africom firmano un accordo di cooperazione militare
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Intesa siglata anche tra l'agenzia nazionale per gli idrocarburi e la statunitense Chevron per la ricerca di giacimenti offshore
Algeria e AFRICOM firmano un accordo di cooperazione militare
23 Gennaio 2025
Articolo di Redazione
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Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune con il comandante di AFRICOM Michael Langley

Il ministero della Difesa algerino ha annunciato ieri la firma di un accordo di cooperazione militare della durata di due anni con il Comando Africa degli Stati Uniti (AFRICOM).

Il comandante in capo di AFRICOM, generale Michael Langley ha detto che da lungo tempo nutriva il desiderio di rafforzare le relazioni di cooperazione militare con Algeri, elogiando il livello di coordinamento multidimensionale tra le due parti.

«Ho avuto l’onore di incontrare il presidente Tebboune. Abbiamo discusso di questioni militari e di cooperazione in materia di sicurezza tra l’Algeria e gli Stati Uniti d’America … Condividiamo le stesse preoccupazioni sulla stabilità e sulla sicurezza», ha affermato.

«Questo memorandum ci consentirà di approfondire questa relazione e consolideremo la sicurezza e la pace a livello regionale e globale».

Nello stesso giorno l’Algeria, secondo quanto comunicato dal ministero dell’Energia, ha anche siglato un accordo tra l’agenzia nazionale per gli idrocarburi ALNAFT e il gigante energetico statunitense Chevron, al fine di valutare le potenziali risorse petrolifere offshore nel Mediterraneo.

Mourad Beldjehem, presidente di ALNAFT, ha dichiarato: «L’accordo rientra negli sforzi per attrarre investimenti di qualità e aumentare la capacità tecnica nel campo dell’esplorazione offshore».

Negli ultimi anni, peraltro, la compagnia di idrocarburi statale algerina Sonatrach aveva firmato altri diversi accordi con la francese Total e con l’italiana ENI per valutare le potenziali riserve petrolifere offshore e onshore.

Con ENI nell’agosto 2024 Sonatrach e Sonelgaz avevano siglato un’intesa relativa a uno studio di fattibilità per un progetto di collegamento elettrico tra le reti algerine ed italiane.

Va sottolineato che l’Algeria, il paese più esteso dell’Africa, ricava oltre il 90% delle sue entrate in valuta estera dalla vendita di idrocarburi. 

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