
Questo articolo è uscito nel numero di Nigrizia di gennaio 2025.
A gennaio parte la presidenza Trump. Promette di tutto, financo deportazioni di massa, dal primo giorno. Sappiamo quanto la politica Usa sia rilevante per noi. Allo stesso tempo, non possiamo intervenire direttamente come società civile negli Usa. Che fare? (Maria Sanza)
La tua non è una domanda facile a cui rispondere, ma ci provo. Nella speranza che anche qualche altro lettore possa continuare questa riflessione e dare corpo a un dialogo, qui sulle pagine di Nigrizia.
Donald Trump nel suo ego smisurato ha promesso di deportare 10 milioni di migranti senza permesso di soggiorno. Non solo, il presidente eletto lo scorso novembre ha dichiarato di voler completare il muro che divide gli Usa dal Messico per bloccare i migranti latinoamericani che tentano di entrare nel paese.
In particolare, Trump non vuole saperne dei migranti che provengono da Haiti, che durante la campagna elettorale ha accusato di essere divoratori di cani e gatti. Dichiarazioni queste, che hanno sollevato una forte reazione razzista negli Usa nei confronti degli haitiani.
Fra l’altro, i migranti che da Haiti tentano di raggiungere il Nord America sono tanti. Sono persone che si vedono obbligate a fuggire da una situazione insostenibile nel loro paese, ormai in mano a bande armate che uccidono impunemente.
Tutto questo è il frutto amaro del suprematismo bianco. Ideologia, se così si può chiamare, che Trump impersona in maniera eclatante. Gli Usa di Trump rappresentano il mondo bianco e anglosassone. Un universo che considera l’arabo, il musulmano, il nero, il latinoamericano come esseri inferiori.
Ancora più grave però, secondo me, è che il vero vincitore delle elezioni statunitensi sia il magnate Elon Musk: l’uomo più ricco del mondo, uno dei plurimiliardari del web. Questa non è la vittoria solo di Trump, ma di “Trusk”! La democrazia Usa del resto, è oggi prigioniera dei padroni del web. Basta leggere il Capitalismo della sorveglianza della sociologa Shoshana Zuboff per rendersene conto. Per me la democrazia Usa è finita.
Hai ragione poi quando affermi che noi come società civile europea non possiamo agire nella politica del paese americano; possiamo però incidere su quella dell’Ue e dell’Italia. Una regione e un paese che oggi sono altrettanto prigionieri del suprematismo bianco.
Infatti in Europa molti sono i governi di ultradestra. La spinta politica che muove oggi la Ue è la stessa che muove gli Stati Uniti. Come è possibile accettare passivamente le politiche razziste di Bruxelles, che spende miliardi per “esternalizzare” i confini e tenere lontani i migranti? Come mai non ci ribelliamo davanti alle politiche criminali del governo Meloni nei confronti dei migranti?
Come mai non reagiamo alle migliaia e migliaia di morti nel Mediterraneo? E ancora, come mai non diciamo nulla rispetto agli incontri fra Meloni e Musk o del fatto che la premier abbia conferito la cittadinanza italiana al presidente argentino Javier Milei, altro pericoloso alfiere del suprematismo bianco?
Non a caso, proprio la sua Argentina è stata scelta per ospitare un recente incontro dell’ultradestra americana e globale. Tutto questo dimostra il nostro egoismo e livello di disumanizzazione.
Si può ancora fare qualcosa: se in Europa e in Italia ci impegniamo a debellare il suprematismo, aiuteremo anche gli Usa a essere quella nazione che aveva sempre accolto coloro che fuggivano da regimi oppressivi e dalla miseria.