È stata avviata il 15 luglio in Costa d’Avorio la prima campagna ufficiale di vaccinazione gratuita del nuovo vaccino R21/Matrix-M contro la malaria. Il paese dell’Africa occidentale diventa così il primo al mondo a introdurre questo nuovo vaccino.
Circa 250mila bambini sotto i due anni potranno beneficiarne in 16 diverse regioni del paese, dove la malaria uccide quattro persone al giorno, per lo più, appunto, bambini.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), oltre l’80% degli oltre 600mila decessi ogni anno in Africa riguardano bambini sotto i cinque anni.
L’OMS ribadisce, tuttavia, che i vaccini non impediscono la diffusione della malattia, trasmessa dalle femmine di zanzara Anopheles, e che rimane fondamentale l’uso di zanzariere e insetticidi.
Il dottor Adrian Hill, direttore dello Jenner Institute dell’Università di Oxford, che ha sviluppato il vaccino in collaborazione con il Serum Institute of India ha definito l’iniziativa “una nuova era” nel controllo della malaria, con oltre 25 milioni di dosi di vaccino già disponibili a meno di 4 dollari ciascuna e l’obiettivo di produrre 100 milioni di dosi all’anno.
«Ci auguriamo che molto presto questo vaccino possa essere fornito a tutti i paesi africani che desiderano utilizzarlo» ha dichiarato Hill.
Aggiungendo che la prossima settimana anche in Sud Sudan prenderà l’avvio un programma di vaccinazioni che riguarderà pure 250mila bambini tra i 5 e i 18 mesi. La Repubblica Centrafricana, il Ghana, il Burkina Faso e la Nigeria sono altri paesi che si preparano a lanciare altrettante campagne.
R21/Matrix-M è il secondo vaccino ad essere approvato dall’OMS, dopo il vaccino RTS,S/Mosquirix prodotto da GlaxoSmithKline (GSK). Più di due milioni di bambini in Ghana, Kenya e Malawi hanno già ricevuto questo vaccino come parte di un programma pilota avviato nel 2019, mentre il Camerun è diventato il primo paese a lanciarlo ufficialmente nel gennaio 2024.
Da allora, anche Burkina Faso, Benin e Sierra Leone lo hanno aggiunto alla lista delle vaccinazioni infantili di routine.
A differenza di RTS,S, che richiede quattro dosi, tuttavia, il nuovo R21, con tre dosi, si è mostrato efficace per oltre il 75% di somministrazioni nel prevenire malattie gravi e morte nel primo anno. La protezione può essere estesa anche per almeno un altro anno con un vaccino di richiamo.