
Prosegue in Costa d’Avorio, paese che andrà a elezioni presidenziali il prossimo 25 ottobre, la cancellazione dalla lista elettorale di politici di spessore, rimossi perché accusati di non possedere i requisiti legali necessari a candidarsi.
Dopo l’ex presidente Laurent Gbagbo, il suo alleato Charles Blé Goudé e l’ex primo ministro Guillaume Soro, già esclusi dalla lista, si è aggiunto ora Tidjane Thiam, ex capo esecutivo della Credit Suisse Bank e leader del Partito Democratico della Costa d’Avorio (PDCI), il principale schieramento di opposizione.
«Thiam aveva perso la cittadinanza ivoriana con l’acquisizione di quella francese nel 1987, pertanto il presidente del tribunale di primo grado di Abidjan ha ordinato la sua rimozione dalle liste elettorali», ha dichiarato Ange Rodrigue Dadje, avvocato difensore di Thiam.
Il tribunale ha concluso che l’uomo politico non fosse idoneo al momento della registrazione nelle liste elettorali provvisorie. Sebbene Thiam abbia rinunciato alla cittadinanza francese nel febbraio 2025, infatti, tale provvedimento sarebbe stato adottato in un momento successivo alla sua iscrizione nelle liste.
Una decisione, quella del tribunale, ritenuta finale e inappellabile.
Contro la candidatura di Thiam sono stati presentati più di 150 ricorsi ai tribunali ivoriani. I suoi sostenitori accusano il governo del presidente Alassane Ouattara, e bollano la sentenza come una manovra politica al fine di impedire la sua candidatura.
Se è vero, infatti, che l’articolo 48 del codice di cittadinanza, steso negli anni ’60, stabilisce che l’acquisizione di un’altra cittadinanza comporta la perdita di quella ivoriana, questa regola non si applicherebbe a coloro che hanno una doppia cittadinanza per nascita.
A conferma di ciò il team legale di Thiam ha presentato prove che dimostrano che il loro assistito è anche francese di nascita, da parte di padre. Il tribunale, tuttavia, ha respinto questa argomentazione.