RD CONGO AL VOTO. LA SFIDUCIA DEL PAESE REALE - Nigrizia
Dossier

RD CONGO AL VOTO. LA SFIDUCIA DEL PAESE REALE

A cura di: Raffaello Zordan, Marco Zupi, Gérard Prunier, Marina Forti, Elio Boscaini

Se nelle elezioni del 2018 la parola “cambiamento” – nel fare politica, nel gestire l’economia badando ai congolesi più deboli, nel trattare con paesi limitrofi troppo invadenti – si sentiva pronunciare a piena voce, oggi viene appena bisbigliata dai 44 milioni dai elettori. Troppa la delusione per l’esito pilotato del voto di cinque anni or sono e troppo evidente che la svolta, attesa perlomeno dalla caduta di Mobutu quasi trent’anni fa, è ancora di là da venire.
Non solo il presidente uscente e ricandidato Félix Tshisekedi si è coperto le spalle collocando suoi uomini sia nella commissione elettorale sia nella Corte costituzionale, il che significa poter gestire al meglio contenziosi e accuse di brogli. Ma il 20 dicembre alle elezioni generali – presidenziali a turno unico, legislative, provinciali e municipali – i candidati che gli si oppongono si presenteranno in ordine sparso, a meno di un accordo politico dell’ultima ora. I vari Martin Fayulu, Moise Katumbi e il Nobel per la pace Denis Mukwege sembrano determinati a fare ognuno la propria corsa, convinti di poter mobilitare quella parte cospicua dell’elettorato che da tempo diserta le urne

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