Gli attacchi informatici sono in costante aumento in tutto il pianeta, ma è in Africa che l’escalation delle minacce informatiche ha raggiunto livelli allarmanti, come certifica l’ultimo African Cyberthreat Assessment Report, diffuso dall’Interpol a maggio.
Impressionante il numero di attacchi registrato in Algeria dall’inizio dell’anno: 70 milioni, stando ai dati rivelati da Gladys Salmouth, responsabile delle comunicazioni aziendali per l’Africa settentrionale e occidentale della società di cyber sicurezza Kaspersky.
Un dato che il 23 ottobre scorso collocava il paese nordafricano al 19° posto nel mondo tra le nazioni più colpite dalle minacce informatiche. Con un picco che ha fatto schizzare l’Algeria tra i 10 paesi più colpiti del pianeta, registrato il 7 settembre, durante le elezioni presidenziali.
Un volume di azioni sempre più diverse e sofisticate che cresce di anno in anno. Le più frequenti in Algeria sono state i cosiddetti exploit, che sfruttano le vulnerabilità dei sistemi informatici per violarli e prenderne il controllo, balzati da 1.305.923 nel 2023 a 1.895.689 quest’anno.
Esplosi anche gli attacchi al Protocollo Desktop Remoto (RDP), spesso utilizzati per penetrare nei sistemi professionali, che hanno raggiunto i 1.538.156 casi nel 2024, rispetto agli 860.414 dell’anno precedente.
Meno utilizzati, ma comunque anche questi in lieve crescita, i cyber attacchi di password stealer, malware e spyware progettati per rubare password, indicazioni per i pagamenti online e altri dati, passati a 236.039 casi, rispetto ai 206.271 del 2023.
Ma la mappa in tempo reale delle minacce informatiche di Kaspersky rivela oggi dati ancora più preoccupanti, con ben 13 nazioni africane tra le 20 più attaccate nell’ultimo mese.
Al terzo posto nella classifica mondiale c’è la Repubblica Centrafricana, con un aumento del 14,62%, seguita dall’Algeria con +14,57%. Dal 6° al 13° posto troviamo, nell’ordine, Niger, Ciad, Guinea-Bissau, Camerun, Mauritania, Mali, Benin e Burundi, con il Burkina Faso al 15° posto, la Guinea al 18° e la Repubblica democratica del Congo a chiudere la lista.
A fronte di questi dati e dell’urgenza di implementare sempre più sofisticati e incisivi sistemi di sicurezza, lo scorso 18 novembre ad Algeri AFRIPOL, l’organismo di cooperazione di polizia dell’Unione Africana ha firmato con la società Kaspersky un accordo di cooperazione della durata di 5 anni.
Tra i punti chiave: una maggiore condivisione dei dati sulle minacce informatiche e sulle tendenze della criminalità, trasferimento di competenze tecniche e collaborazione rafforzata per l’analisi dell’intelligence criminale.