L’estraneità a cui appartengo
Il performer sudanese, cresciuto in Arabia Saudita e residente in Norvegia, impegnato nella difesa dei diritti Lgbt+, parla con Nigrizia della sua videoinstallazione presente alla Biennale di Venezia. Un lavoro che attraversa e sfida un’antica tradizione e che si iscrive in una traiettoria di ricerca visiva e identitaria
20 Settembre 2024
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La performance di Umar ha suscitato reazioni “polarizzate” (Credit: Cortesia dell'autore)
Questo articolo è uscito nella sezione “Afroculture” del numero di Nigrizia di settembre 2024.
Un senso d’appartenenza che si coltiva quanto più ci si percepisce stranieri. Le opere di Ahmed Umar – artista visivo sudanese, cresciuto alla Mecca (Arabia Saudita) e infine trasferitosi in Norvegia – sembrano correre sul filo sottile e ambiguo di una riscoperta e di uno scavo minuziosi dentro le tradizioni e le forme artistiche del […]
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