Etiopia: 8 milioni di bambini senza istruzione a causa dei conflitti
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Oltre la metà vive nella regione Amhara, per lo più controllata dalla milizia FANO
Etiopia: 8 milioni di bambini senza istruzione a causa dei conflitti
01 Aprile 2025
Articolo di Redazione
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(Credit: Daniel Drake/Flickr/CC BY 2.0)

In Etiopia quasi 8 milioni di bambine/i e ragazze/i non hanno accesso all’istruzione e di questi oltre la metà sono nella regione Amhara, teatro da due anni di un conflitto armato che vede contrapposte le milizie indipendentiste FANO e l’esercito federale.

«In generale, come numero di studenti che avrebbero dovuto ricevere l’educazione scolastica, oltre 7,8 milioni sono attualmente fuori dalla scuola; nella sola regione Amhara oltre 4 milioni di studenti, non studiano a causa del conflitto in corso», ha affermato Berhanu Nega, ministro dell’Istruzione, durante una discussione a Bahir Dar, sede della regione Amhara, in un incontro sul tema: Istruzione per il movimento generazionale per lo sviluppo di infrastrutture per le scuole, secondo quanto riportato da DW Amharic.

Un dato confermato da Demis Endris, vicedirettore dell’Amhara Regional Education Bureau, che ha dichiarato che «oltre 4,5 milioni di studenti sono fuori dalla scuola a causa di problemi di sicurezza».

Secondo altre fonti, tuttavia, i dati al riguardo sarebbero molto più pesanti, con circa 10 milioni e mezzo di studenti che non hanno accesso all’istruzione in Amhara, in Tigray e in altre zone di conflitto.

Riguardo specificamente allo stato-regione Amhara, oltre l’80% è ancora sotto il controllo delle forze FANO e il perdurare degli scontri impedisce che siano operative.

Il ministero dell’istruzione ha ammesso che più di 3.700 scuole sono chiuse o distrutte a causa del conflitto in corso. Tuttavia, Berhanu ha affermato che negli ultimi 20 mesi sono state costruite, con denaro raccolto dalla comunità, oltre 7mila scuole per un costo di oltre 39 miliardi di birr (circa 276 milioni e mezzo di euro). Si tratta di istituti didattici prescolari, medie e superiori.

Ha inoltre aggiunto che oltre 31.252 scuole sono state ristrutturate. Berhanu ha infine annunciato un piano per la costruzione di 17 nuove scuole superiori in Amhara, lavori che inizierebbero prima della stagione delle piogge, prevista per luglio.

Il governo di Abiy Ahmed ha peraltro denunciato che non solo in Amhara, ma anche in altre regioni, vengono perpetrati crimini contro insegnanti ed educatori: detenuti, cacciati e uccisi dai ribelli per impedire ai bambini di ricevere un’educazione da un governo che intendono sconfiggere.

Secondo la gente del luogo, 11 insegnanti sono stati uccisi nella città di Merawi, nella zona del Gojjam settentrionale, da parte dei ribelli FANO.

L’ufficio delle Comunicazioni della regione Amhara ha confermato gli omicidi, affermando che secondo alcuni testimoni “gli insegnanti, in ragione della loro preparazione culturale, sono stati uccisi dai ribelli per aver proseguito nell’insegnamento anche dopo la proibizione a farlo”.

Altri 13 insegnanti – secondo Addis Standard – sarebbero stati rapiti da militanti FANO dalla scuola elementare di Kore, nel distretto di Gonji Qolela, sempre nell’area del Nord Gojjam. I rapitori avrebbero ordinato la chiusura delle scuole e chiesto un riscatto di 50mila birr (circa 350 euro) per ogni prigioniero.

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