
Il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha espresso la volontà di rimuovere Getachew Reda, governatore ad interim dell’amministrazione provvisoria del Tigray, nel tentativo di sedare le crescenti tensioni all’interno del Fronte popolare di liberazione del Tigray (TPLF), nella regione martoriata dal recente conflitto civile.
Accordi di pace disattesi
La decisione di Abiy Ahmed giunge in risposta alle ripetute accuse mosse dalla fazione del TPLF guidata da Debretsion Gebremichael, che contestava a Getachew Reda la mancata attuazione degli accordi di pace di Pretoria, siglati nel 2022, che posero fine a due anni di guerra civile.
Consultazione popolare: reazioni contrastanti
In una mossa che ha suscitato reazioni contrastanti, il primo ministro ha annunciato tramite la piattaforma X di voler coinvolgere la popolazione del Tigray nella scelta del nuovo governatore, invitandola a inviare suggerimenti via email. Tuttavia, Debretsion Gebremichael ha criticato aspramente questa iniziativa, sottolineando la limitata accessibilità a internet nella regione.
L’amministrazione provvisoria è stata intanto prorogata di un altro anno, in attesa delle condizioni per poter indire le elezioni.
Rischio di un nuovo conflitto
Le tensioni si sono ulteriormente acuite dopo che Getachew Reda ha denunciato il rischio di un nuovo conflitto, attribuendone la responsabilità a Debretsion e alla sua fazione. Un ritorno alle ostilità avrebbe conseguenze devastanti per la popolazione, già duramente provata dal conflitto del 2020-2022, che ha causato oltre 600.000 vittime e milioni di sfollati.
La comunità internazionale, inclusi Stati Uniti, Regno Unito e Unione Europea, ha espresso profonda preoccupazione per il rischio di una ripresa delle violenze, esortando le parti al dialogo.
Motivazioni e proposte alternative
Nella sua comunicazione, Abiy Ahmed ha motivato la rimozione di Getachew Reda con la sua incapacità di creare le condizioni per le elezioni nella regione, come previsto dagli accordi di Pretoria. Debretsion Gebremichael, dal canto suo, ha respinto la proposta del primo ministro, proponendo invece la nomina di Tadesse Worede, vicepresidente dell’amministrazione ad interim.
Accuse di ingerenze esterne
Il governo di Abiy Ahmed ha inoltre accusato la fazione di Debretsion di collaborare con “forze esterne”, con un probabile riferimento all’Eritrea, per alimentare il conflitto nella regione.