
La prima grande manifestazione contro il presidente ghanese John Mahama, entrato in carica il 7 gennaio di quest’anno, riguarda la magistratura. Il capo di stato qualche giorno fa non solo ha sospeso la presidente della Corte Suprema del paese ma ha anche sostituito e quindi nominato sette nuovi giudici che la compongono.
L’opposizione è insorta immediatamente organizzando una protesta e accusandolo di interferire nell’indipendenza della magistratura. E addirittura c’è chi lo accusa di aver proceduto in questo senso, “nominando suoi fedeli sostenitori”, solo per assicurarsi una nuova elezione alla scadenza di questo mandato.
Il precedente di Akufo-Addo
Ma se alcuni parlano appunto di una sorta di abuso di potere e per giunta incostituzionale, altri – Costituzione alla mano – fanno notare che procedere in questo senso rientra nelle prerogative del capo dello stato.
E, chi ha più memoria, ricorda che il predecessore Nana Akufo-Addo (che è stato al governo per due mandati consecutivi) in soli tre anni cambiò 55 giudici, tra membri dell’Alta Corte e della Corte di Appello. E si era ancora nel 2020 quindi nel primo mandato.
Alcune di queste nomine riguardavano anche la Corte Suprema, compresa la nomina della presidente Gertrude Torkornoo, oggi rimossa dal suo incarico in attesa di indagini sulla sua condotta. Ed è la prima volta nella storia del Ghana che un giudice capo viene sospeso.
Accuse sconosciute
La giudice non ha risposto pubblicamente alle accuse – che si basano sull’invio di una documentazione che non è stata però resa pubblica – e risponderà quando verrà convocata di persona di fronte alla commissione che indaga sulle accuse a suo carico.
Da quando è salita al potere, comunque, il National Democratic Congress di Mahama aveva intensificato le accuse di parzialità nelle sue sentenze su casi politici di alto profilo. Accuse che lei ha sempre negato.
Atto legittimo o abuso di potere?
Insomma, la situazione è controversa e la battaglia si combatte tra avvocati che sostengono che è potere del presidente agire quando vi sono prove di cattiva condotta da parte di un pubblico ufficiale, indipendentemente dalla posizione, e quelli che parlano di interferenza nei compiti della magistratura.
Va ricordato che, per legge, i presidenti della Corte Suprema del Ghana godono della sicurezza del mandato, il che significa che restano in carica fino al pensionamento. Tuttavia, la Costituzione del 1992 conferisce al presidente il potere di nominare, sospendere o addirittura licenziare il presidente della Corte Suprema qualora vi siano prove di illeciti, tra cui incompetenza e cattiva condotta, appunto.
Ma anche in questo caso alcuni sostengono che non sia stato rispettato il giusto processo.
Revocati 700 passaporti “speciali”
Nel frattempo il presidente Mahama va avanti nominando i nuovi responsabili delle municipalità, cosa che appunto ogni nuovo presidente di solito fa e rivedendo una serie di privilegi accordati negli anni anche a chi magari non ne aveva diritto. O che quel diritto lo aveva perso.
Ad esempio revocando passaporti diplomatici e di servizio. Passaporti legati alla funzione e non alla persona, ma che in 701 hanno continuato ad utilizzare non avendone diritto. È di pochi giorni fa la notizia, resa ufficiale dal ministero degli Esteri, che sono stati cancellati 701 passaporti diplomatici.
Diverse le categorie di persone che li possedevano: da ex politici e loro consorti ad ex membri di istituzioni pubbliche (compresi membri delle corti di Giustizia) e loro consorti; da ex ambasciatori non di carriera o ex dipendenti di ambasciate a esponenti di chiese: da leader tradizionali a uomini d’affari; da industriali a ex funzionari di governo e persino membri del progetto della grande cattedrale costato milioni di dollari e mai realizzato.
Molti dei passaporti diplomatici o, cosiddetti di servizio, rilasciati in virtù delle funzioni della persona a cui fanno riferimento non sono mai stati riconsegnati ed è il motivo per cui sono stati direttamente cancellati e soggetti a confisca nel caso si provasse ad utilizzarli.