La Francia sempre più pro-Marocco: la visita “storica” di Rachida Dati nel Sahara Occidentale - Nigrizia
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La Ministra della Cultura si è recata a Laayoune per inaugurare un centro culturale francese, rafforzando l’allineamento di Parigi alla sovranità marocchina sulla regione contesa. L'Algeria protesta: "Un affronto alla legalità internazionale"
La Francia sempre più pro-Marocco: la visita “storica” di Rachida Dati nel Sahara Occidentale
18 Febbraio 2025
Articolo di Redazione
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Scorcio di Dakhla, una delle località visitate dalla Ministra degli esteri francesi nella visita di ieri. Immagine d'illustrazione. Credit: Flickr/YuTuT

La visita di Rachida Dati nel Sahara Occidentale segna un nuovo capitolo nelle relazioni tra Francia e Marocco. Lunedì 17 febbraio, la Ministra francese della cultura si è recata a Laayoune per inaugurare un centro culturale francese, definendo la sua visita “storica”. È la prima volta che un esponente del governo francese si reca in questa regione, che il Marocco considera parte del proprio territorio, mentre l’ONU la classifica come non autonoma.

«La presenza della Francia qui dimostra che il presente e il futuro di questa regione si inscrivono nella sovranità marocchina», ha dichiarato Dati, allineandosi alla terminologia ufficiale di Rabat. Parole che confermano la svolta politica di Parigi, già anticipata dal presidente Emmanuel Macron, che ha apertamente sostenuto il piano marocchino di autonomia, rompendo con la tradizionale posizione francese più neutrale.

Il motivo ufficiale della visita era l’apertura di un’antenna dell’Alleanza Francese a Laayoune e di un centro per la formazione cinematografica a Dakhla, da presentare come segni di una maggiore cooperazione culturale. «Vogliamo che questo centro diventi un luogo simbolo della nostra amicizia con il Marocco», ha affermato Dati, sottolineando anche il suo legame personale con il paese, di cui è originario suo padre.

L’incastro internazionale sul Sahara Occidentale

Il Sahara Occidentale è una regione contesa da oltre cinquant’anni. Ex colonia spagnola, è oggi controllata all’80% dal Marocco, ma il Fronte Polisario, sostenuto dall’Algeria, continua a rivendicarne l’indipendenza. Un referendum di autodeterminazione, previsto dall’ONU nel 1991, non si è mai concretizzato.

Non sorprende quindi la reazione immediata dell’Algeria. Il ministero degli Esteri algerino ha definito la visita «un affronto alla legalità internazionale» e ha accusato la Francia di contribuire alla «consolidazione del fatto compiuto marocchino». Al di là delle dichiarazioni ufficiali, il gesto di Dati conferma che Parigi ha scelto di rafforzare il suo legame con Rabat, anche a costo di inasprire le tensioni con Algeri.

La Francia, dunque, sembra sempre più propensa a sostenere la posizione marocchina anche nei consessi internazionali, come l’ONU e l’Unione Europea. La visita di Dati non è solo un evento culturale, ma un segnale chiaro: Parigi ha deciso da che parte stare nella disputa sul Sahara Occidentale.

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