Lazare. Sogni di un concasseur - Nigrizia
Libri
Ennio Stamile
Lazare. Sogni di un concasseur
Castelvecchi editore, 2025, pp.127, € 16,50
04 Giugno 2025
Articolo di Giuseppe Cavallini
Tempo di lettura 2 minuti

«Tutte le volte che muore un bambino, di violenza, di fame, di guerra o finisce in fondo al mare, sperimentiamo una sorta di “emorragia di umanità”». Lo ha affermato in una recente intervista Ennio Stamile, l’autore di Lazare. Sogni di un concasseur. Sacerdote di origine calabra, Stamile è giornalista e il fondatore dell’Associazione di volontariato san Benedetto abate, che opera fra Calabria e Africa, e di UniRimi.

Le parole di questa intervista trovano quindi origine nel percorso personale del religioso. Stamile ha infatti modo di visitare di tanto in tanto il Benin, paese in cui la sua associazione realizza micro-progetti di sviluppo, e per questo è venuta a contatto con le condizioni di precarietà esistenziale che segnano la vita di migliaia di bambini.

Bambini come il protagonista Lazare, che sono costretti a lavorare fin dalla tenera età per sopravvivere. Laddove dominano povertà, malattie, assenza di infrastrutture sanitarie e situazioni di conflitto, il prezzo più alto lo pagano i bambini, la categoria più vulnerabile.

Lazare, che invece di frequentare la scuola e giocare con i compagni è costretto a vivere da concasseur, frantumando tutto il giorno con un martello pietre per racimolare un po’ di soldi, è simbolo di tutti i minori della terra che vengono schiavizzati, sfruttati e abusati fin dai primi anni di vita.

Pur partendo dalla figura di Lazare, il racconto di don Ennio si amplia all’intero gruppo sociale del piccolo, offrendo la testimonianza di altre figure importanti. A partire da Père Jean, il monaco cistercense che dal monastero di Kokoubou sceglie di andare a vivere con gli abitanti di Paouignan, piccolo villaggio dove la speranza di un migliore futuro non muore.

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