Nigeria: Abubakar e Obi, alleati contro Tinubu - Nigrizia
Nigeria Politica e Società
I due oppositori, pesi massini della politica nigeriana, uniscono le forze guardando alle elezioni del 2027
Nigeria: Abubakar e Obi, alleati contro Tinubu
04 Luglio 2025
Articolo di Redazione
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Peter Obi (a sinistra) e Atiku Abubakar

In Nigeria Atiku Abubakar e Peter Obi, rispettivamente leader dei due maggiori partiti nigeriani di opposizione, il Peoples Democratic Party (PDP) e il Labour Party (LP), staccatisi dai rispettivi partiti, si sono alleati in una coalizione presente già in passato, nominata African Democratic Congress (ADC) e che in origine aveva per nome Alliance for Democratic Change, quando fu fondata nel 2005.

Venne in seguito rinominata African Democratic Congress, quando il partito fu registrato presso la Commissione elettorale nazionale indipendente (INEC).

Secondo vari analisti l’accordo tra Atiku e Obi rappresenta una delle novità più rilevanti nella politica nigeriana dalla fine del regime militare nel 1999.

Da notare che anche alcuni esponenti di spicco dell’All Progressives Congress (APC), partito di Bola Tinubu, attuale presidente della Nigeria, hanno appoggiato la nuova formazione.

Secondo l’opinione dell’analista politico Shehu Iliyasu, a motivare la nuova alleanza politica è il fatto che sia Atiku che Obi sentivano di essere andati molto vicini alla vittoria nelle elezioni del 2023, e avrebbero forse vinto con una lista congiunta; intendono pertanto questa volta rimediare a quell’errore lavorando insieme, in vista delle prossime elezioni, nel 2027.

In effetti Tinubu aveva vinto le elezioni del 2023 con soltanto il 37% dei suffragi, dopo che i sostenitori dell’opposizione si erano per l’appunto divisi tra Abubakar, che aveva ottenuto il 29%, e Obi, con il 25%.

Obi aveva allora deciso di separarsi dal Peoples Democratic Party dopo che al suo posto era stato scelto Abubakar come candidato alla presidenza.

Accanto al 78enne Atiku, che sarebbe al quinto tentativo di salire al potere, e al 63enne Obi, nella nuova coalizione si contano altre figure di rilievo: l’ex presidente del Senato David Mark, che come Atiku sta lasciando il PDP, e l’ex alleato di Tinubu, ora suo nemico, Nasir El-Rufai, nonché il potente Rotimi Amaechi, già ministro dei Trasporti.

Merita sottolineare che nel complesso quadro politico nigeriano, di recente il presidente della Commissione elettorale ha annunciato di aver ricevuto oltre 100 candidature da associazioni e gruppi che aspirano a diventare partiti politici.

La maggioranza non ci riuscirà, dato che, oltre ad altre condizioni, ogni gruppo che si candida deve essere presente in almeno 24 dei 36 stati nigeriani e avere una sede centrale ad Abuja.

Molti si chiedono se Atiku e Obi sapranno collaborare in caso di vittoria. Quando i due leader si presentarono insieme nel 2019, con Obi come vicepresidente di Abubakar, persero contro Muhammadu Buhari dell’APC.

Sempre secondo l’esperto Iliyasu Hadi, il PDP di Atiku sarebbe destinato a perdere il suo status di principale partito di opposizione del paese a favore della nuova coalizione.

«Se si considera il calibro dei politici dell’ADC e di quelli rimasti nel PDP – ha dichiarato alla BBC Hadi -, è chiaro che l’ADC diventerà presto il principale partito di opposizione nigeriano, è solo questione di tempo».

Per il momento, in ogni caso, nessuno dei due partiti sembra avere altri candidati del calibro di Atiku o Obi. Tuttavia, i partiti di cui erano a capo i due oppositori controllano tuttora 11 stati, il che fornisce loro una solida base, a patto che i governatori non passino ad altre formazioni.

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