
Félix Tshisekedi, presidente della Repubblica democratica del Congo, il 21 giugno scorso ha ricevuto a Kinshasa i rappresentanti dei vescovi cattolici e dei pastori protestanti. Durante l’incontro, i leader religiosi gli hanno presentato il rapporto sulla loro missione, dopo tre mesi di ampie consultazioni condotte nel paese.
L’iniziativa era stata definita Patto sociale per la pace e il benessere nella RD Congo e nella regione dei Grandi Laghi. Con questo titolo la Conferenza episcopale cattolica nazionale (CENCO) e la Chiesa di Cristo in Congo (ECC), l’organismo che riunisce 64 confessioni protestanti ed evangeliche, avevano definito l’organizzazione finalizzata a promuovere la pace nelle tormentate provincie orientali del paese.
Regioni da oltre 30 anni in preda al caos e alla violenza per la presenza di centinaia di gruppi armati in cui, a vario titolo, sono coinvolti altri paesi.
I leader delle chiese, per porre in atto il suddetto Patto sociale, avevano formato commissioni tematiche sui temi della pace e della coesione sociale.
La pace del bumuntu
L’iniziativa si era ispirata al concetto di bumuntu, una modalità di affrontare le controversie radicata nella sociologia e nella spiritualità africana, che sollecita ogni individuo a mostrare empatia, dialogo, rispetto reciproco e solidarietà.
Attraverso il suo carattere inclusivo, infatti, bumuntu promuove la coesione sociale e rifiuta la logica dell’esclusione e della violenza, incompatibili con l’identità africana più profonda.
Composta dal presidente della ECC, il pastore André Bokondoa; dal segretario generale della CENCO, monsignor Donatien Nshole; e dal segretario generale dell’ECC, pastore Eric Nsenga, la delegazione si era incontrata per circa due ore con il capo dello stato.
«L’elemento più interessante – ha dichiarato il vescovo cattolico Donatien Nshole – è di aver formato un gruppo che continuerà a lavorare con noi per promuovere l’attuazione di questa iniziativa».
Il contenuto del rapporto presentato dalle Chiese a Tshisekedi dovrebbe essere reso pubblico mercoledì 25 giugno, poi sarà istituita una commissione congiunta per definire le modalità del dialogo sostenuto dal Patto sociale.
Dal febbraio scorso, la delegazione congiunta CENCO-ECC ha visitato tra l’altro diversi paesi africani, europei e gli Stati Uniti per cercare soluzioni alla preoccupante situazione di conflitto nelle aree orientali del paese, occupate dalle forze rwandesi con la complicità del gruppo anti-governativo politico-militare Alleanza Fiume Congo/Movimento 23 (AFC/M23).