Rd Congo: chiesto lo scioglimento di quattro partiti, incluso quello di Kabila
Conflitti e Terrorismo Congo (Rep. dem.) Politica e Società
Il Senato nomina una commissione ad hoc per decidere sulla revoca dell'immunità all’ex presidente, accusato di tradimento
Rd Congo: chiesto lo scioglimento di quattro partiti, incluso quello di Kabila
16 Maggio 2025
Articolo di Redazione
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Joseph Kabila

Clima politico sempre più turbolento nella Repubblica democratica del Congo, attorno alla controversa figura dell’ex presidente Joseph Kabila.

Ieri il ministro degli Interni Jacquemain Shabani ha confermato d’aver chiesto ai tribunali di sciogliere quattro partiti politici, tra cui il Partito Popolare per la Ricostruzione e la Democrazia (PPRD) di Kabila, accusato di sostenere la milizia filo-rwandese M23, parte dell’Alleanza Fiume Congo (AFC), movimento che dichiara di voler rovesciare il governo del presidente Felix Tshisekedi.

La richiesta riguarda anche altri tre partiti politici accusati di destabilizzare il paese: Azione per la Dignità del Congo e del suo Popolo (ADCP), guidato dall’ex capo della Commissione elettorale congolese Corneille Nangaa, attualmente a capo dell’Alleanza Fiume Congo (AFC/M23) e sulla cui testa pende una condanna a morte per tradimento, partecipazione a un movimento insurrezionale e crimini di guerra; il movimento politico-militare Convenzione per la Rivoluzione Popolare (CRP), fondato dall’ex signore della guerra Thomas Lubanga, che ha recentemente annunciato una nuova ribellione nella provincia dell’Ituri, e infine il Movimento Lumumbista Progressista (MLP) dell’oppositore Franck Diongo, attualmente in esilio in Belgio.

Nei confronti del PPRD – sospeso dal 19 aprile – il procedimento di scioglimento è già stato avviato il 24 aprile scorso, poche settimane dopo l’annuncio del rientro di Kabila nel paese, dopo anni di autoimposto esilio, e della sua volontà di tornare ad occuparsi della politica congolese.

Cosa che non piace all’establishment dell’ex alleato Tshisekedi, che dopo aver avviato un procedimento giudiziario e congelato le proprietà dell’ex presidente accusandolo di complicità con la ribellione nel nord-est, ora cerca la strada per ottenere la revoca dell’immunità di cui gode in quanto ex presidente e senatore a vita.

Su questo ieri, in una seduta a porte chiuse, il Senato ha stabilito che a pronunciarsi sarà una commissione ad hoc. Il caso è delicato, in quanto, per legge, per revocare l’immunità di un ex capo di stato è necessaria l’autorizzazione del Congresso, ovvero di entrambe le Camere riunite del Parlamento, che vede al suo interno linee discordanti a riguardo.

Le accuse mosse contro Kabila includono la partecipazione a un movimento insurrezionale, tradimento, operazioni di intelligence con il nemico (il Rwanda) e partecipazione a crimini di guerra.

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