Le forze egiziane, finanziate dall'UE, deportano i rifugiati sudanesi
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Denuncia di Amnesty International
Rifugiati sudanesi deportati, anche con i soldi UE, dalle forze di sicurezza egiziane
Secondo il rapporto del gruppo che si occupa dei diritti umani, militari e poliziotti fanno arresti di massa e deportazioni forzate dei sudanesi scappati dal conflitto. Da settembre 2023 circa 3mila le persone riportate indietro. L’Unione Europea ha dato 80 milioni di euro al Cairo per fermare l’immigrazione
19 Giugno 2024
Articolo di Redazione
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Amnesty International, in un rapporto pubblicato il 19 giugno, ha accusato l’Egitto di aver radunato in massa i rifugiati sudanesi e di averli deportati con la forza nel loro paese. L’invito alle autorità del Cairo è di fermare queste azioni “illegali”.

Nel suo rapporto, Amnesty afferma che «3mila persone sono state deportate in Sudan dall’Egitto solo nel settembre 2023», citando una stima dell’Agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite, l’UNHCR.

Il gruppo per i diritti umani con sede a Londra ha condannato il loro ritorno forzato in Sudan, «in una zona di conflitto attivo, senza il giusto processo o la possibilità di chiedere asilo, in flagrante violazione del diritto internazionale».

Per Sara Hashash, vicedirettrice di Amnesty per il Medioriente e Nordafrica «è intollerabile che donne, uomini e bambini sudanesi in fuga dal conflitto armato nel loro paese vengano radunati in massa e detenuti arbitrariamente in condizioni deplorevoli e disumane prima di essere deportati illegalmente».

2 milioni i sudanesi scappati

Secondo le Nazioni Unite, quasi 2 milioni di persone sono fuggite dal Sudan dall’inizio della guerra nell’aprile 2023, quando la lotta per il potere all’interno del regime militare si è rapidamente trasformata in una guerra aperta nelle strade della capitale.

Ma Amnesty stima che la cifra reale sia più alta, poiché molti sudanesi sono entrati nel paese irregolarmente in seguito all’improvvisa decisione del Cairo di imporre visti d’ingresso a tutti i sudanesi nel giugno dello scorso anno.

500mila in Egitto

Di quei 2 milioni, circa un quarto si è diretto verso l’Egitto.

I combattimenti tra le forze armate sudanesi e le milizie delle Forze di supporto rapido (RSF) hanno travolto intere province. Oltre 9 milioni di persone hanno dovuto lasciare le proprie case ma sono ancora all’interno del paese, rendendo il Sudan la più grande crisi di sfollati interni al mondo .

Citando testimonianze di rifugiati sudanesi, Amnesty ha affermato che alcuni sono stati arrestati mentre erano in ospedale e per strada, «lasciando molti con la paura di lasciare le proprie case».

L’accusa all’Ue

Nel rapporto, il gruppo per i diritti umani accusa apertamente l’Unione Europea di possibile «complicità» nelle violazioni dei diritti commesse dalle autorità egiziane: a marzo, infatti Bruxelles ha annunciato un pacchetto finanziario di 7,4 miliardi di euro per sostenere il Cairo, inclusi 80 milioni di euro per frenare l’immigrazione irregolare verso l’Europa.

Intervenendo al Cairo nel giugno 2023, il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, aveva affermato che il fondo era destinato a «operazioni di gestione delle frontiere, ricerca e salvataggio e lotta al traffico di esseri umani».

«Cooperando con l’Egitto nel campo dell’immigrazione senza una rigorosa tutela dei diritti umani, l’UE rischia di essere complice nelle violazioni dei diritti umani da parte dell’Egitto», la replica di Hashash.

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