Siamo tutti sulla stessa barca - Nigrizia
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Dal 30 settembre al 3 ottobre a Lampedusa in ricordo delle vittime migranti del Mediterraneo
Siamo tutti sulla stessa barca
Quattro giorni per far memoria e formazione. 60 scuole, 350 studenti, 93 docenti da 20 paesi europei. Lampedusa si prepara oggi a una serie di incontri e riflessioni per ricordare non solo la tragedia del 3 ottobre 2013 ma gli oltre 40mila migranti morti in mare in questi ultimi dieci anni
30 Settembre 2021
Articolo di Redazione
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comitato 3 ottobre

Inizia oggi, in occasione della 8° Giornata della memoria e dell’accoglienza – in ricordo delle vittime dell’immigrazione del 3 ottobre -, la quattro giorni del progetto “Siamo tutti sulla stessa barca”. Quattro giornate inserite nel Fami (Fondo asilo migrazione e integrazione) “Porte d’Europa 2020-2021”, con l’obiettivo di rafforzare la consapevolezza su cosa sia davvero il fenomeno migratorio, i diritti umani, l’integrazione e l’accoglienza.

Un obiettivo che si rivolge soprattutto ai giovani, e che vede coinvolte 60 scuole e 350 studenti e studentesse, che saranno accompagnati a Lampedusa da 93 docenti provenienti da 20 paesi europei differenti (Italia, Bosnia, Croazia, Lettonia, Austria, Ungheria, Portogallo, Grecia, Romania, Spagna, Slovacchia, Germania, Belgio, Slovenia, Francia, Danimarca, Olanda, Inghilterra, Cipro, Estonia).

Quattro giornate, che culmineranno domenica 3 ottobre, data oramai simbolica perché legata al naufragio del 2013, in cui morirono almeno 368 persone migranti, per lo più eritree. Perché, come dice uno slogan scelto da una delle varie sigle coinvolte nelle giornate, Mediterranean Hope (il progetto delle chiese evangeliche di cui Nigrizia ospiterà un contributo nei prossimi giorni), “non c’è futuro senza memoria”.

Memoria non solo dei morti del 3 ottobre 2013, ma anche degli altri 40mila migranti che hanno perso la vita nel mar Mediterraneo in questi ultimi 10 anni e di tutti coloro che sono sfuggiti a questa triste conta, sempre approssimativa e provvisoria.

Le quattro giornate vedranno coinvolte oltre 15 associazioni e organizzazioni non governative italiane e internazionali (Amnesty International, Asgi, Associazione nazionale vittime civili di guerra,  Arising Africans,  Centro Astalli, Cisom, Festival Divercity, Dalla parte giusta della storia, Medici senza Frontiere, Generazione ponte, Save the Children, Refugees Welcome, Legambiente, Denish Refugee Council, Labanof, Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università degli studi di Milano, Scuola sant’Anna di Pisa), il progetto “Snapshots from the borders”, Uclg, tre agenzie delle Nazioni Unite (Unhcr, Unicef, Oim), la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza.

Nigrizia.it accompagnerà questi giorni con articoli di approfondimento e riflessioni. Per ricordare che “siamo tutti sulla stessa barca”.

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