
Al di là delle motivazioni specifiche dietro la scelta del presidente statunitense, in queste settimane si è tornati a parlare dei pregi e difetti dell’intero settore della cooperazione internazionale.
Tra i suoi problemi principali, ce n’è uno legato alla sua stessa genesi. Il peccato originale della cooperazione è l’essere nata come appendice della politica estera degli stati. Questo vale per USAID come per la maggior parte, se non tutte, le altre agenzie di cooperazione statale. Il settore dell’umanitario, che di per sé dovrebbe essere ‘apolitico’, è subordinato alla realpolitik del paese committente.
Un secondo problema è legato all’efficacia della cooperazione internazionale: che risultati ha apportato nei paesi che hanno ricevuto gli aiuti? Si è rivelata utile o addirittura controproducente?
Ne parliamo con Giulio Marcon, portavoce della campagna Sbilanciamoci e autore del libro ”Le ambiguità degli aiuti umanitari” (Feltrinelli, 2002).
Puntata a cura di Roberto Valussi.