La Francia si sta facendo cacciare dall’Africa o se ne sta andando di sua sponte? L’ondata di annunci e ritiri di basi militari francesi negli ultimi tre anni è interpretata in vari modi, a seconda che il punto d’osservazione sia Parigi, Bamako, Dakar o N’Djamena.
Il 6 gennaio, il Presidente francese Emmanuel Macron ha chiarito la sua prospettiva in un discorso insolitamente duro.
Ha accusato gli Stati africani di ingratitudine, colpevoli, a suo dire, di non aver riconosciuto il sostegno offerto dall’esercito francese negli ultimi 11 anni nella lotta al terrorismo.
La replica stizzita e diretta di Senegal e Ciad ci spinge a fare il punto sulla strategia francese in Africa.
Cosa resta della Françafrique nel 2025? E quanto interessa ancora a Macron e al “sistema Francia”?
Ne parliamo con Luca Raineri, ricercatore in relazioni internazionali e studi di sicurezza, specialista di Africa occidentale, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Puntata a cura di Roberto Valussi.
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Per orientarsi nella puntata:
01:29 – Il contesto delle dichiarazioni di Macron
03:18 – La querelle con Senegal e Ciad
05:33 – Perché anche la fedelissima Costa d’Avorio chiude le basi militari?
08:18 – Il nodo della questione: la strategia francese guarda fuori dall’Africa
12:15 – I fatti contro la Françafrique di Macron
14:00 – Oltre l’ingombrante franco cfa
17:31 – Quanto la Francia dipende dal sottosuolo africano?