
Tra le potenze straniere più influenti in Africa si citano sempre Francia, Stati Uniti, Cina e Russia, ma c’è un altro paese che andrebbe aggiunto a questa lista: la Turchia.
Da più di 15 anni il suo presidente Recep Tayyip Erdogan è riuscito a mettere radici in molti stati africani, al punto da diventare un attore inaggirabile in paesi chiave come la Libia e la Somalia.
Un risultato sorprendente soprattutto se si considera che la Turchia non dispone dei legami coloniali della Francia, della supremazia globale degli Stati Uniti, del portafoglio della Cina o della spregiudicatezza in formato Wagner, della Russia.
E allora come ha fatto Erdogan a costruire tutto questo? E cosa ne resterà quando non sarà più lui il presidente della Turchia?
Parliamo di tutto questo nel nuovo episodio del nostro podcast Snodi.
L’ospite della nuova puntata è Giuseppe Di Donna, tra i maggiori esperti italiani di Turchia, corrispondente da Istanbul per l’agenzia giornalistica AGI e curatore nel numero di Nigrizia di marzo della ‘Bussola’, la nostra sezione di approfondimento monografico, proprio sulla Turchia in Africa.