Somalia, unico paese in Africa a vietare l’uso di TikTok - Nigrizia
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La celebre piattaforma cinese è stata bandita del paese nell’agosto 2023, ma la propaganda viaggia all’estero
Somalia, unico paese in Africa a vietare l’uso di TikTok
16 Gennaio 2025
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti

Mentre negli Stati Uniti si infiamma il dibattito sulla messa al bando di TikTok, in base a un ordine federale che dovrebbe entrare in vigore il 19 gennaio – salvo un intervento del presidente entrante Donald Trump o della Corte suprema -, ci sono altri paesi che già da tempo hanno bloccato o limitato l’utilizzo della popolare piattaforma social cinese, utilizzata solo negli USA da 170 milioni di persone.

Tra questi la Somalia, l’unica delle 54 nazioni africane ad aver vietato l’uso di TikTok – assieme a Telegram e al sito di scommesse 1XBETT – a partire dal 24 agosto 2023. Le motivazioni addotte dal ministero delle Comunicazioni e della Tecnologia riguardano aspetti securitari e di morale pubblica.

Secondo il ministero infatti, le piattaforme erano utilizzate da “terroristi” per divulgare la loro propaganda e da “gruppi che diffondono immoralità” per “propagare immagini e video violenti e fuorviare l’opinione pubblica”.

Giochi tribali

Propaganda e discorsi di odio e incitazione alla violenza che hanno comunque continuato a scorrere su TikTok, così come su altre piattaforme social, attraverso la diaspora somala, così come documentato di recente dal BBC World Service, che in un’inchiesta parla di un gioco, il Big Tribal Game, attraverso il quale due influencer si danno battaglia online seguiti, incitati e sostenuti con donazioni in denaro da decine di migliaia di followers, “suonando musica rap che esalta la virtù del loro clan, con testi che lodano il coraggio e la bellezza del loro popolo”.

Una battaglia nella quale “a volte (i contendenti) si scambiano insulti che possono sfociare nel vetriolo”.

Chi vieta e chi limita

Già da tempo la piattaforma cinese è nel mirino di governi di mezzo pianeta, preoccupati anche di garantire la sicurezza nazionale e la privacy degli utenti. Il primo paese a vietare TikTok è stata l’India nel 2020, seguita dall’Afghanistan dei talebani nel 2022 e poi da Nepal, Kyrgyzstan e Somalia.

Altri paesi hanno imposto restrizioni all’uso del social network (Siria e Iran) o lo hanno bloccato temporaneamente in seguito a movimenti di proteste popolari (Senegal e Giordania).

C’è poi una lunga lista di paesi (22) che hanno imposto restrizioni parziali o divieti dell’uso di TikTok per i dipendenti governativi per motivi di sicurezza. Tra queste le principali istituzioni dell’Unione Europea e molte nazioni dell’UE, come Francia, Germania, Belgio, Svezia, Finlandia e Danimarca.

Nella lista anche gli stessi Stati Uniti, il Canada, l’Australia, il Regno Unito e la Nuova Zelanda.

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