
Che a Gaza non si verifichino solo quotidiani massacri ma che si tratti di un vero e proprio genocidio è ormai chiaro. Raccontare di bombardamenti a tappeto e di eliminazione indiscriminata di anziani, donne e bambini palestinesi che vivono nei Territori occupati e nell’intera striscia di Gaza è cronaca quotidiana.
Nessun appello di governi, associazioni umanitarie, figure ecclesiali o religiose a partire da papa Francesco, e nemmeno le incessanti richieste di cessate il fuoco e di liberazione degli ostaggi israeliani del 7 ottobre 2023 sono in grado di fermare la strage decisa dal governo di Tel Aviv. Si sono perciò moltiplicate anche le pubblicazioni che denunciano la disumanità perpetrata in Palestina.
Probabilmente nemmeno Hamas, che ha provocato la scintilla di questa fase di conflitto, e meno ancora gli Stati Uniti che hanno un peso enorme in quanto sta succedendo, si sarebbero aspettati una reazione del genere. Non resta altro, per ora, che raccontare come procede lo sterminio di innocenti.
Ed è quello che fanno gli autori di questo opuscolo a partire dalle parole di due testimoni quotidiani della guerra: Andrea De Domenico, funzionario delle Nazioni Unite, e Michel Sabba, patriarca emerito di Gerusalemme, che trasforma in preghiera accorata a Dio la tragedia che distrugge il suo popolo.
Capovilla e Tusset, animatori di primo piano di Pax Christi, raccolgono racconti di vita che aiutano chi legge a contattare il proprio senso di solidarietà con le vittime del genocidio, e così a unirsi alle invocazioni del patriarca quando chiede che si apra finalmente una finestra di negoziato che riporti la pace.