Il Sud Sudan annuncia la ripresa dell’export petrolifero - Nigrizia
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Il governo sudanese ha riattivato l’oleodotto Petrodar, bloccato da marzo a causa del conflitto
Il Sud Sudan annuncia la ripresa dell’export petrolifero
07 Gennaio 2025
Articolo di Redazione
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Dopo un blocco durato dieci mesi, il Sudan ha annunciato la rimozione dello stato di forza maggiore imposto il 16 marzo che ha bloccato l’esportazione di petrolio dal Sud Sudan attraverso l’oleodotto Petrodar, che trasporta il greggio sudsudanese estratto nel nord-est del paese verso il porto sudanese di Port Sudan, sul Mar Rosso.

In una lettera datata 4 gennaio, inviata dal ministro dell’Energia e del Petrolio del Sudan, Mohiedienn Naiem Mohamed Saied, alla sua controparte sudsudanese, Puot Kang Chol, le autorità spiegano che la ripresa dell’esportazione è possibile grazie al miglioramento delle condizioni di sicurezza.

Erano stati proprio i problemi provocati dal feroce conflitto in corso dall’aprile 2023 tra l’esercito sudanese e i paramilitari Forze di supporto rapido (RSF) a causare il blocco quasi totale dell’export petrolifero sudsudanese.

Uno stop che ha avuto pesantissime conseguenze economiche per il governo di Juba, visto che l’unica via di trasporto del greggio – da cui lo Stato ricava l’80% del Pil e il 98% del suo budget operativo – passa attraverso il paese in guerra. Un interesse che riguarda anche il governo militare sudanese incassa royalty pari a poco più di 24 dollari al barile.

Per questo le trattative tra i due paesi per una ripresa delle esportazioni si sono intensificate negli ultimi mesi.

Nella missiva di cui sopra, il ministero sudanese precisa che lo sblocco è avvenuto anche grazie a nuovi accordi di sicurezza raggiunti con il Sud Sudan e con BAPCO (Bashayer Pipeline Company), la società statale sudanese che gestisce l’oleodotto.

Il ministero sudsudanese del Petrolio ha dunque avvertito ieri la DAR Petroleum Operating Company (DPOC) – un consorzio di società di esplorazione e produzione petrolifera guidato dalla China National Petroleum Corporation (CNPC) e dalla malese Petronas -, che la produzione di petrolio nei Blocchi 3 e 7 nei giacimenti petroliferi di Paloch nel Upper Nile, e le conseguenti esportazioni, riprenderanno l’8 gennaio. L’obiettivo, ha dichiarato Puot Kang, è una produzione complessiva di 90mila barili al giorno. 

L’oleodotto Petrodar si estende per oltre 1.500 chilometri dal bacino di Melut, nell’Upper Nile, fino a Port Sudan. All’altezza della capitale Khartoum su unisce a un altro oleodotto, la Greater Nile Pipeline (GNP) che trasporta petrolio proveniente dallo Stato centro-settentrionale sudsudanese di Unity.

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