Sudan: Emirati Arabi denunciati alla Corte internazionale di giustizia
Conflitti e Terrorismo Sudan
La giunta sudanese accusa Abu Dhabi di “complicità in genocidio” per il suo sostegno militare alla milizia avversaria RSF
Sudan: gli Emirati Arabi denunciati alla Corte internazionale di giustizia
07 Marzo 2025
Articolo di Redazione
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Il Sudan ha intentato una causa contro gli Emirati Arabi Uniti presso la Corte internazionale di giustizia (ICJ) per presunta violazione degli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio.

Il governo militare de facto da tempo denuncia il sostegno in armamenti fornito da Abu Dhabi alla milizia Forze di supporto rapido (RSF), in guerra dal 15 aprile 2023 contro l’esercito sudanese (SAF).

Il regime di Port Sudan sostiene che le RSF e i loro alleati abbiano commesso atti di genocidio, omicidio, furto, stupro, sfollamento forzato e altre violazioni dei diritti umani nelle zone da loro occupate nella regione occidentale del Darfur contro la popolazione non arabizzata dei masalit.

E che questo sia potuto avvenire anche grazie al sostegno diretto degli Emirati Arabi, che avrebbero equipaggiato le RSF con armi, artiglieria, munizioni, droni e altre attrezzature militari, ma anche con il supporto dato da agenti e mercenari emiratini.

Accuse che sono peraltro avvallate da inchieste giornalistiche, rapporti delle Nazioni Unite e del governo statunitense che individuano in Abu Dhabi il principale alleato delle RSF.

Un funzionario degli Emirati Arabi Uniti, interpellato da Reuters, ha dichiarato che le autorità emiratine cercheranno di archiviare immediatamente il caso, che hanno affermato essere privo di “qualsiasi base legale o fattuale”.

La denuncia depositata presso la ICJ si basa sull’articolo 36, paragrafo 1, dello Statuto della Corte internazionale di giustizia e sull’articolo IX della Convenzione sul genocidio, di cui entrambi i paesi sono firmatari.

Gli Emirati Arabi Uniti, al momento dell’adesione alla Convenzione sul genocidio, hanno però formulato una riserva cercando di escludere le controversie.

Il Sudan ha anche chiesto alla Corte di imporre con urgenza misure provvisorie per proteggere la popolazione masalit. Tra queste un ordine agli Emirati di cessare ogni sostegno alle RSF e di adottare misure per prevenire ulteriori atti di genocidio.

Un’urgenza che la Corte ha riconosciuto, dando priorità alla richiesta.

Due anni di guerra in Sudan hanno provocato decine di migliaia di morti e oltre 14 milioni di sfollati, secondo le Nazioni Unite e le autorità locali. A maggio 2024, dunque ormai quasi un anno fa, l’inviato speciale degli Stati Uniti per il Sudan Tom Perriello aveva dichiarato che, secondo alcune stime, le vittime sarebbero state circa 150mila.

La guerra ha anche provocato una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con circa 25 milioni di persone – la metà della popolazione sudanese – che affrontano carestia e morte a causa della carenza di cibo.

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