Sudan: rinasce in piena guerra la nazionale di calcio femminile
Conflitti e Terrorismo Sport Sudan
Un progetto di resilienza e speranza che va ben oltre lo sport
Sudan: rinasce in piena guerra la nazionale di calcio femminile
14 Gennaio 2025
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti

Un segnale di resilienza e di speranza nell’atrocità di un conflitto civile tra i più devastanti al mondo. È il progetto di rinascita della nazionale di calcio femminile del Sudan, denominata Samidaat.

Un’iniziativa, sostenuta da Shelil for Sports and Arts e Fikra for Studies and Development (FikraSD), che “esemplifica lo spirito inflessibile delle donne sudanesi che continuano a ribellarsi agli orrori della guerra, dell’ingiustizia e dello sfollamento”, si legge nel comunicato che annuncia la rinascita del club.

Furono proprio le donne sudanesi le grandi protagoniste della ribellione popolare che portò al rovesciamento del trentennale regime islamista di Omar El-Bashir, l’11 aprile 2019.

E sono state ancora le donne a sostenere in seguito il processo che avrebbe dovuto portare alla nascita di un governo civile, interrotto dal golpe militare del 25 ottobre 2021 e poi completamente naufragato il 15 aprile 2023 con l’inizio della guerra tra le due fazioni militari allora al potere: l’esercito (SAF) e le milizie Forze di supporto rapido (RSF).

In questi quasi due anni di guerra le donne e la comunità calcistica femminile del Sudan hanno dovuto affrontare sfide immense, dal superamento delle barriere sociali alla sopportazione degli effetti devastanti di un conflitto che ha lacerato famiglie, sfollato 15 milioni di persone e messo a tacere vivaci vie di autoespressione.

La nazionale di calcio femminile è nata clandestinamente nel 2006 ma è stata riconosciuta solo nel 2021 dalla CAF, la Confederazione del calcio africano (fino alla rivoluzione del 2018-2019 le donne non potevano praticare sport).

Il progetto di rinascita del club, si legge nel comunicato, è “radicato nei principi di uguaglianza, resilienza e potere trasformativo dello sport” e “offre uno spazio sicuro per le atlete sfollate e le aspiranti giocatrici per riconnettersi con la loro passione per il gioco, riacquistare la loro forza fisica e mentale e ispirare le comunità in tutto il mondo”.

“Samidaat è più di una semplice squadra; è un potente simbolo di sfida contro la crudeltà della guerra e un grido di battaglia per la pace, la solidarietà e la speranza per le donne sudanesi ovunque”.

Ricordando che l’iniziativa si estende ben oltre lo sport, i promotori invitano tutti ad unirsi a loro in questo progetto di rinascita “non solo per ricostruire una squadra, ma per ripristinare le speranze di una nazione”.

“Crediamo nelle donne sudanesi”, concludono. “Sono forti, capaci e determinate a guidare la carica per la pace, l’uguaglianza e un futuro più luminoso”.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it