Sudan: le RSF controllano il campo sfollati di Zamzam, a El-Fasher
Conflitti e Terrorismo Sudan
Centinaia di civili massacrati, migliaia feriti e decine di migliaia in fuga nel Darfur settentrionale
Sudan: le RSF controllano il campo di sfollati di Zamzam, a El-Fasher
14 Aprile 2025
Articolo di Redazione
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A due anni dall’inizio della guerra in Sudan, dal paese giungono ancora terrificanti notizie di attacchi contro la popolazione più vulnerabile, come quella che sopravvive nei campi per follati. Attacchi configurabili a tutti gli effetti come crimini di guerra.

Il campo è quello di Zamzam, già noto per essere colpito da una grave carestia, provocata anche dal blocco strumentale dell’accesso agli aiuti umanitari. Dopo un assalto con armi pesanti durato tre giorni, il campo, sito a una quindicina di chilometri dalla capitale del Darfur settentrionale El-Fasher – anch’essa sotto assedio da un anno – è caduto ieri nelle mani delle milizie Forze di supporto rapido (RSF).

L’assalto ha provocato la morte e il ferimento di centinaia di sfollati – molte donne e bambini -, denunciano il governo locale e le organizzazioni umanitarie, tra cui anche l’uccisione di nove operatori medici dell’International Rescue Committee (IRC) che lavoravano nell’ultima struttura sanitaria funzionante nel campo.

Il Movimento di Liberazione del Sudan (SLM-MM), guidato da Minni Minawi (SLM-MM), che combatte contro le RSF al fianco dell’esercito, riferisce dell’uccisione di 450 persone e di migliaia di feriti.

Zamzam, insieme al vicino campo di Abu Shouk, anch’esso sotto attacco, ospita circa 700mila persone. Gli attacchi hanno distrutto rifugi, mercati e strutture sanitarie, provocando la fuga di decine di migliaia di residenti, che si sono incamminati a piedi verso El-Fasher, teatro anch’essa di violenti scontri, e verso la località di Tawila.

L’organizzazione sudanese per i diritti umani Emergency Lawyers, denuncia che le RSF hanno deliberatamente preso di mira le infrastrutture, tra cui fonti idriche, e le strutture sanitarie.

A confermarlo sono anche le autorità dello stato del Darfur settentrionale – l’unico dei cinque stati federali rimasto sotto il controllo dell’esercito e delle milizie alleate -, secondo cui le RSF hanno distrutto le falde acquifere nel campo di Abu Shouk e hanno interrotto le linee di approvvigionamento idrico verso la capitale, aggravando ulteriormente la già disastrosa situazione umanitaria.

Altre centinaia di vittime civili si registrano nella città di Um Kadada, a circa 180 km a est di El-Fasher, anch’essa sotto assedio da giorni e caduta sotto il controllo delle RSF, che avrebbero incendiato case e saccheggiato proprietà, tra cui l’ospedale locale, giustiziando sommariamente il personale medico.

Anche in questo caso ci sarebbero oltre 10mila persone in fuga dalla città verso villaggi e aree limitrofe in cerca di sicurezza e protezione, secondo fonti locali sentite da Radio Dabanga.   

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