L’attivista Chennaoui: “Nella Tunisia autoritaria, il clima è sempre più di paura”
«Manifestare è pericoloso. Il presidente pensa che chi scende in piazza sia un criminale manovrato dall’estero e che complotti contro il paese. La Tunisia che piace all’Italia non permette il pluralismo politico e la libertà di espressione»Intervista a una delle principali figure della società civile del paese nordafricano
Giuseppe Acconcia