L’ancora energetica delle power ship
L’Africa subsahariana ha il più basso accesso all’energia al mondo. Ma invece che investire in impianti interni di generazione, sempre più paesi si affidano a grandi navi straniere che producono e vendono elettricità. Con spese di decine di milioni di dollari In espansione il ricorso a società estere che mettono a disposizione navi per la produzione di energia. Il caso della turca Karpowership
Antonella Sinopoli (da Accra)