Tensioni Rd Congo-Rwanda: Kigali lascia il blocco regionale dell’Africa centrale
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Il Rwanda avrebbe dovuto ottenere la presidenza di turno della Comunità economica dell'Africa centrale che invece, sotto la pressione di Kinshasa, ha deciso prorogare il mandato dell’attuale presidente
Tensioni Rd Congo-Rwanda: Kigali lascia il blocco regionale dell’Africa centrale
09 Giugno 2025
Articolo di Redazione
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Il presidente rwandese Paul Kagame (a sinistra) e il suo omologo congolese Felix Tshisekedi (Credit: Presidenza del Rwanda account X)

La tensione politico-diplomatica tra Repubblica democratica del Congo e Rwanda è stata al centro del 26° vertice della Comunità economica degli stati dell’Africa centrale (CEEAC), svoltosi il 7 giugno scorso a Malabo, in Guinea Equatoriale.

Un vertice dal quale Kigali è uscita sbattendo la porta e annunciando il suo ritiro dall’organizzazione regionale.

Al Rwanda non è andata giù la decisione della CEEAC di prolungare per un altro anno la presidenza di turno della Guinea Equatoriale, che avrebbe dovuto invece essere affidata al capo dello stato rwandese Paul Kagame.

Secondo un commissario protetto da anonimato, citato dall’AFP, i rappresentanti di Kinshasa – sostenuti dal Burundi – avrebbero affermato che non avrebbero partecipato alle attività della comunità se fossero stati ospitati dal Rwanda.

Per questo Kigali ha denunciato “la strumentalizzazione della CEEAC da parte della Rd Congo, con il sostegno di alcuni stati membri” e la violazione dei suoi diritti, garantiti dai testi istitutivi del blocco che raggruppa undici nazioni dell’Africa centrale, evidenziando “l’incapacità dell’organizzazione di far rispettare le proprie regole”.

Di conseguenza, il ministro degli Esteri rwandese ha dichiarato di “non vedere alcun motivo per mantenere la sua appartenenza a un’organizzazione il cui funzionamento è ora contrario ai suoi principi e alla sua utilità”.

Le tensioni tra Kinshasa e Kigali hanno radici nell’instabilità delle regioni orientali congolesi del Nord e Sud Kivu. La Rd Congo accusa infatti il vicino Rwanda di sostenere militarmente la milizia M23 e l’Alleanza Fiume Congo (AFC), movimento – di cui fa parte l’ex presidente congolese Joseph Kabila – che ha dichiarato di voler rovesciare il governo del presidente Felix Tshisekedi.

L’M23 dall’inizio dell’anno è stato protagonista di un’avanzata nell’est congolese che lo ha portato a controllare importanti siti di estrazione mineraria, che riforniscono Kigali di metalli preziosi come il coltan e l’oro.

Il sostegno del Rwanda all’M23 e il suo ruolo nell’export illegale di minerali dalla Rd Congo è stato confermato dai rapporti degli esperti delle Nazioni Unite e da inchieste di autorevoli istituti di ricerca indipendenti, provocando decise condanne internazionali e sanzioni da parte degli Stati Uniti.

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