Uganda: il figlio del presidente annuncia di voler succedere al padre
Politica e Società Uganda
“Mi candiderò alla presidenza nel 2026”. Il messaggio in un tweet subito rimosso
Uganda: il figlio del presidente annuncia di voler succedere al padre
17 Marzo 2023
Articolo di Redazione
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Il generale Muhoozi Kainerugaba, controverso primogenito del presidente dell’Uganda Yoweri Museveni, è tornato a far parlare di sé. O meglio dei suoi tweet. In particolare quello postato la sera del 15 marzo, e subito rimosso, nel quale dichiarava per la prima volta apertamente la sua volontà di succedere al padre alle elezioni del 2026.

“Nel nome di Gesù Cristo mio Dio, nel nome di tutti i giovani dell’Uganda e del mondo e nel nome della nostra grande rivoluzione, mi candiderò alla presidenza nel 2026”. E ancora: “Quanti sono d’accordo con me sul fatto che il nostro momento è arrivato? Basta con le persone anziane che ci governano. Ci dominano. È tempo che la nostra generazione brilli. Retweet and like”.

Le ambizioni politiche del consigliere presidenziale per le operazioni speciali, d’altronde, sono note da tempo. Lo scorso 5 dicembre il prolifico tweeter scriveva: “Va bene, lascia che quelli che vogliono che io diventi presidente dopo mio padre ritwittino e mettano mi piace. Se mi convinci, lo farò”. I like furono poco meno di 8mila, i retweet 2.462.

Il generale 48enne, appassionato putiniano, è noto per i suoi tweet che gli sono valsi in più occasioni rimproveri da parte del padre, 78 anni, al potere da 37. Museveni è arrivato a destituirlo dalla carica di comandante delle forze armate di terra nell’ottobre 2022, dopo che un suo tweet, nel quale minacciava di invadere il Kenya, aveva rischiato di provocare la rottura dei rapporti diplomatici tra i due paesi.

Poco prima una serie di commenti su Twitter a favore dei ribelli nella regione etiopica del Tigray, in guerra con le autorità federali, aveva fatto infuriare anche Addis Abeba. Erano invece rimbalzati fino in Italia quelli nei quali si diceva pronto a “conquistare l’Italia con bovini e amore” e offriva 100 mucche per sposare la premier Giorgia Meloni.

Così Museveni – che non ha ancora espresso la volontà di ricandidarsi – era stato costretto a intervenire con pubbliche scuse. Il 18 ottobre aveva dichiarato che il figlio non avrebbe più twittato sugli affari del Paese. La replica di Kainerugaba era arrivata, sempre via Twitter, il giorno dopo: “Sono un adulto e nessuno mi bandirà da niente”.

 

 

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