Il ministro degli Interni e della Sicurezza dello Zambia, Jack Mwiimbu, in coincidenza con i 60 anni dell’indipendenza del paese dal dominio coloniale britannico, ha comunicato che il presidente Hakainde Hichilema, comandante in capo delle forze di difesa, ha graziato 859 detenuti, decretandone la liberazione. Si è trattato di 808 uomini e 51 donne.
La giornata è stata anche commemorata con la deposizione da parte del presidente di una corona di fiori sulla tomba del padre della patria Kenneth Kaunda e presso il monumento dei martiri per la libertà.
Il giorno prima, in un discorso televisivo alla nazione, Hichilema aveva inoltre elencato le varie sfide che il paese deve affrontare perché ostacolano il suo sviluppo; tra esse il cambiamento climatico, la povertà e la corruzione.
Tre giudici nel mirino presidenziale
Va ricordato che il 20 ottobre scorso lo stesso Hichilema aveva licenziato tre giudici della Corte costituzionale già sospesi i mese scorso per presunta cattiva condotta giudiziaria, attirandosi accuse di interferenza politica nella magistratura.
In una dichiarazione, l’ufficio del presidente annunciava che erano stati “rimossi con effetto immediato” a seguito di una raccomandazione della Commissione per i reclami giudiziari (JCC).
La decisione si spiega, in realtà, a partire da quando, nel 2016, i giudici interessati avevano presieduto una petizione presidenziale in cui avevano respinto la contestazione di Hichilema contro la vittoria elettorale dell’ex presidente Edgar Lungu.
Avevano in seguito contribuito anche a formulare una controversa sentenza che consentì a Lungu di candidarsi alle elezioni del 2021, nonostante fosse stato già due volte presidente dello Zambia.
I tre giudici – Annie Sitali, Mungeni Mulenga e Palan Mulonda – non hanno fino ad ora reagito pubblicamente alla decisione del presidente.
Whitney Mulobela, capo stratega della comunicazione della Camera di stato, ha da parte sua dichiarato: «La JCC ha riscontrato prove di grave cattiva condotta da parte dei giudici e il presidente Hichilema ha seguito tutte le dovute procedure per rimuoverli».
Va detto, d’altro canto, che secondo la Costituzione dello Zambia, tutti i giudici, compreso il presidente della Corte Suprema, sono nominati dal presidente su raccomandazione della Commissione per il servizio giudiziario e con l’approvazione dell’Assemblea nazionale.
Le tensioni politiche, peraltro, sono in aumento nel paese in vista delle elezioni del 2026, quando si prevede che Hichilema e Lungu si affronteranno per la quarta volta.