I motivi della campagna "taglia le ali alle armi" in sintesi - Nigrizia
Campagna NO F-35
I motivi della campagna "taglia le ali alle armi" in sintesi
13 Marzo 2014
Campagna a cura di
Tempo di lettura 2 minuti

Principali intenti del movimento

La campagna “Taglia le ali alle armi” è stata lanciata nel 2009 dalla Rete Italiana per il Disarmo e da Sbilanciamoci! (cui si è aggiunta in seguito come realtà promotrice anche la Tavola della Pace) con l’intento di fermare l’acquisto da parte dell’Italia dei cacciabombardieri d’attacco F-35 Joint Strike Fighter. Principale risultato di questi anni è stato l’aumento di consapevolezza e di informazione di opinione pubblica e politica nei confronti di questo progetto, che ha visto nel 2012 una prima riduzione del numero di velivoli totali previsti.

NO allo spreco di risorse per aerei da guerra sovradimensionati e contrari allo spirito della nostra Costituzione

SI all’utilizzo di questi ingenti risorse per le necessità vere del paese: rilancio dell’economia, ricostruzione dei luoghi colpiti da disastri naturali, sostegno all’occupazione

NO alla partecipazione ad un programma fallimentare anche nell’efficienza: il costo per velivolo è già passato (prima della produzione definitiva) da 80 milioni di dollari a 130 milioni di dollari (dati medi sulle tre tipologie)
SI all’investimento delle stesse risorse per nuove scuole, nuovi asili, un sostegno vero all’occupazione, l’investimento per la ricerca e l’Università, il miglioramento delle condizioni di cura sanitaria nel nostro Paese

NO al programmi militari pluriennali e mastodontici, pensati per contesti diversi (in questo caso la guerra fredda) ed incapaci garantire Pace e sicurezza
SI all’utilizzo delle risorse umane del nostro Governo e delle nostre Forze Armate non per il vantaggio commerciale dell’industria bellica, ma per la costruzione di vera sicurezza per l’Italia

NO al soggiacere delle scelte politiche agli interessi economici particolari dell’industria a produzione militare e dei vantaggi che essa crea per pochi strati di privilegiati
SI al ripensamento della nostra difesa nazionale come strumento a servizio di tutta la società e non come sacca di privilegi e potere

 

Pubblicato sul sito www.disarmo.org

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