Congo: figlio del presidente Sassou Nguesso sospettato di riciclaggio - Nigrizia
Congo Brazza
La giustizia francese gli ha sequestrato un palazzo alla periferia di Parigi
Congo: figlio del presidente Sassou Nguesso sospettato di riciclaggio
Rientra nell’ambito dell’inchiesta "guadagni illeciti". Secondo il sito d’inchiesta Mediapart, Denis Christel Sassou Nguesso è sospettato di aver riciclato 19 milioni di euro in Francia.
22 Agosto 2022
Articolo di Redazione
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Nuova svolta nella cosiddetta vicenda dei “guadagni illeciti“. Secondo Mediapart, il figlio del presidente del Congo è sospettato dalla giustizia francese di aver riciclato 19 milioni di euro in Francia. Il sito di notizie francese afferma di aver avuto accesso a un ordine di preclusione, datato 20 giugno, che descrive anni di indagini sullo stile di vita di Denis Christel Sassou Nguesso, in Francia.

La giustizia francese è tornata all’attacco alla fine di giugno e ha sequestrato un palazzo, nella raffinata periferia di Parigi, sospettato di appartenere al figlio del presidente del Congo

Secondo il sito di informazioni, che si basa su un ordine penale, la giustizia francese ritiene di aver raccolto prove sufficienti per dimostrare che il figlio del presidente congolese è effettivamente il proprietario di questa villa a Neuilly.

Hotel che oggi è occupato da Denis Christel Sassou Nguesso e dalla sua famiglia secondo il rapporto di indagine citato dai giornalisti francesi.

L’indagine della giustizia francese riguarderebbe anche altre due proprietà: due appartamenti nel 16° arrondissement di Parigi.

Secondo l’ordinanza, i fondi in questione sono sproporzionati rispetto alle entrate ufficiali dichiarate da Denis Christel Sassou Nguesso, riporta Mediapart, che aggiunge che la pista avanzata dagli inquirenti è quella del petrolio, su cui il potere esecutivo ha il sopravvento.

Contattato dal sito Rfi, l’avvocato del figlio del presidente congolese afferma che, contrariamente alle conclusioni giudiziarie, Denis Christel Sassou Nguesso non è il proprietario dell’immobile in questione. E che i fatti denunciati dall’inchiesta di giustizia non sono effettivamente accertati.

I guadagni illeciti sono beni mobili e immobili acquisiti in Francia da capi di stato africano con finanziamenti ritenuti dubbi e che sono oggetto di indagine da parte dei tribunali francesi.

Secondo l’inchiesta di Mediapart, la famiglia del despota Sassou Nguesso e il suo clan hanno preso il controllo della ricchezza petrolifera del paese. Inoltre, sono in prima linea in tutti i settori di attività in cui prosperano le imprese: sicurezza privata, trasporto aereo, grandi opere, edilizia, hotel, transazioni immobiliari, telefonia mobile, acqua…

Da ricordare che sono molto stretti i rapporti tra il colosso energetico italiano Eni e il Congo. Nel marzo dell’anno scorso il cane a sei zampe aveva patteggiato una sanzione di 800mila euro e un risarcimento di 11 milioni di euro per un caso di “induzione indebita

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