Nel segno delle donne - Nigrizia
Chiesa e Missione Pace e Diritti
Giornata di preghiera contro la tratta
Nel segno delle donne
08 Febbraio 2022
Articolo di Redazione
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L’ottava giornata di preghiera e riflessione contro la tratta di esseri umani, che si celebra oggi in tutto il mondo, è dedicata alle donne. Su oltre 40 milioni di persone schiave, sono infatti loro, le donne, le ragazze e le bambine, il volto più numeroso. Il 72% delle vittime di questo business da 32 miliardi di dollari l’anno, che si conferma come la terza attività illegale più redditizia, dopo il traffico di droga e armi.

Voluta da papa Francesco nel 2015, per ricordare santa Giuseppina Bakhita, l’ex schiava bambina sudanese divenuta canossiana, la giornata quest’anno ha come tema «La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone». E per questo motivo sarà coordinata dalla, la rete internazionale antitratta Talitha Kum, che mette insieme da anni oltre 3000 suore e che è presieduta dalla missionaria comboniana Gabriella Bottani, intervistata da Nigrizia nel luglio scorso.

Donne, che sebbene rappresentino i due terzi delle persone analfabete del mondo; le meno occupate tra i 25 e i 54 anni; il 30% tra coloro che non studiano, non lavorano, non seguono corsi di formazione non  sono solo schiave, ma capaci di rivalsa e protagonismo. Il loro riconoscimento, si legge nel documento diffuso per la giornata, «non è solo questione di giustizia in termini di pari opportunità, ma anche di ampliamento delle capacità delle risorse umane».

«Con un maggior coinvolgimento delle donne si possono favorire nuovi processi sociali ed economici: diversi agenti dello sviluppo aprono nuovi orizzonti allo sviluppo stesso. Un sistema che esclude le donne, e tutti i gruppi sociali resi vulnerabili, è un sistema non solo “iniquo”, ma anche “inefficiente”, perché non massimizza la sua capacità di promuovere lo sviluppo umano integrale. Con la pandemia la società e le istituzioni hanno riscoperto il valore della cura delle persone come pilastro di sicurezza e coesione sociale e l’impegno per la cura della casa comune per mitigare gli effetti avversi del cambiamento climatico e del degrado ambientale, che colpiscono soprattutto i più poveri, e rimuoverne le cause. La “forza” della cura è l’unica strada percorribile per contrastare la tratta di persone e ogni forma di sfruttamento».

La maratona online in cinque lingue che accompagnerà l’intera giornata, dalle 9 alle 17, vedrà susseguirsi testimonianze che arrivano da 30 paesi diversi, incrociando voci e fusi orari dall’Oceania all’Asia e il Medio Oriente, dall’Africa all’Europa, dal sud al nord America.

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