Non è sempre un gioco
Essere un ragazzo afghano che attraversa le frontiere. Vivere, seppur virtualmente, cosa significa essere oggetto di violenze gratuite e respingimenti. Provare e riprovare a passare i confini. Percepire la frustrazione, l’impossibilità e l’ingiustizia. Un videogioco catapulta sulla rotta balcanica, cercando non solo l’empatia ma la consapevolezza e l’indignazioneVideogioco The game. La Rotta balcanica / Il reale diventa virtuale
Jessica Cugini