Angola: l’Mpla vince di misura elezioni contestate - Nigrizia
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L’Unita ricorre al Tribunale costituzionale
Angola: l’Mpla vince di misura elezioni contestate
Il partito-stato, pur con il peggior risultato di sempre, conserva la maggioranza parlamentare e ottiene il secondo mandato presidenziale per João Lourenço. L’Unita e la società civile denunciano irregolarità da parte della commissione elettorale. Astensionismo al 54%
26 Agosto 2022
Articolo di Luca Bussotti
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(Diário de Notícias)
João Lourenço, presidente uscente in corsa per il secondo mandato

Pronostici rispettati, per le elezioni angolane del 24 agosto, nonostante si siano fatti sentire i 47 anni di governo dell’Mpla. Polarizzazione quasi totale fra Unita, partito di opposizione, e Mpla che ottiene di misura la maggioranza assoluta (51,07%, contro il 61% del 2017), peggior risultato di sempre. Ciò significa l’elezione di 124 deputati (su 220), contro i 90 dell’Unita, che comunque ottiene un risultato storico, superando di poco il 44% dei consensi.

Soprattutto l’Mpla conferma João Lourenço alla presidenza del paese. Altri piccoli partiti che ottengono un seggio in parlamento sono lo storico Flna (Fronte nazionale di liberazione dell’Angola), il Partito per il rinnovamento sociale e il nuovo Partito Umanista di Bela Malaquias. L’alleanza elettorale Casa-Ce, fino a ieri terza formazione politica angolana, non ha più rappresentanza parlamentare, scontando probabilmente il mancato sostegno all’Unita.

I pronostici sono stati rispettati anche in un altro senso: la contestazione dei risultati da parte delle opposizioni. Movimenti sociali come Mudei, guidato dal rapper luso-angolano Luaty Beirão (nome d’arte: Ikonoclasta), avevano chiesto (prima del voto) al Tribunale costituzionale che le elezioni fossero annullate, prevedendo brogli in atto già durante l’iter del voto.

Questi dubbi sulla regolarità del voto hanno trovato conferme sostanziali, che probabilmente spingeranno l’Unita a fare ricorso al Tribunale, anche sulla base del conteggio parallelo svolto in tempo reale dal partito di Adalberto Costa Júnior. Tale conteggio, al momento, metterebbe i due principali partiti sullo stesso piano, con un leggero vantaggio dell’Mpla (47,99%) contro il 46,89% dell’Unita.

Conteggio parallelo svolto anche da Mudei, che darebbe invece la vittoria all’Unita, con circa il 55% dei voti. Va sottolineato che un numero imprecisato di morti sono stati fatti votare perché presenti in liste elettorali mai pubblicate dalla Commissione nazionale per le elezioni (Cne): qualcuno ipotizza essere più di 2 milioni su 14 milioni di aventi diritto di voto (di cui la metà non si è recato alle urne),

Le ombre del processo elettorale del 24 agosto riguardano anche la mancata pubblicazione di moltissimi verbali di seggi scrutinati, nonché la fretta con cui la Cne, a differenza di altre occasioni, ha diffuso i risultati. L’impressione è che il risultato – che la Cne non ha, al momento, ancora certificato ufficialmente – sia soltanto il primo round di una lunga battaglia legale che potrebbe prevedere il riconteggio completo di tutti i seggi.

L’Unita s’impone nelle città

Nel frattempo, il dato significativo è la vittoria, confermata anche dai dati della Cne, dell’Unita nella capitale Luanda, il cuore politico dell’Angola e dell’Mpla. Il partito di Adalberto Costa Júnior ha trionfato in tutte le aree della città. A livello della provincia della capitale, l’Unita ottiene quasi il 63% dei voti, risultato che migliora ulteriormente nella provincia di Cabinda (68,55%), con maggioranza anche nella provincia dello Zaire (52,10%). In tutte le altre province l’Mpla, secondo dati ufficiali, sarebbe avanti in modo piuttosto significativo.

La lettura di questi dati è duplice. Era risaputo che a Luanda vi fossero venti di contestazione soprattutto da parte dei giovani e della classe media orfana dei tempi d’oro di José Eduardo dos Santos. E quindi non sorprende più di tanto la vittoria dell’Unita.

Per Cabinda e Zaire, il discorso è più complesso: queste province petrolifere sono allo stesso tempo tra le più povere del paese. Anche in province dove mai aveva eletto deputati, come Melange, Huíla e Cuanza Nord, l’Unita ha aperto una breccia nel monopolio politico dell’Mpla.

Un altro tipo di lettura è che in alcune aree-chiave, a partire da Luanda, la campagna promossa dall’Unita (“Votate e aspettate nel seggio”, per controllare che il proprio voto venga effettivamente conteggiato dagli scrutinatori) abbia funzionato di più.

Ultime due annotazioni. L’astensionismo è arrivato al 54%, dato che era stato previsto a un paio di mesi dal voto, ma che sembrava dovesse essere smentito dalla polarizzazione elettorale fra i due partiti maggiori.

Si sono verificate le prime tensioni a Luanda: al mercato 30, il più grosso insediamento di commercio informale della capitale, i giovani dell’Unita sono scesi in strada per contestare l’esito del voto e sono stati dispersi da una trentina di poliziotti. Tutto ciò nonostante Adalberto Costa Júnior e l’Unita abbiano chiesto agli angolati di mantenere la calma e abbiano scelto la via legale (il ricorso al Tribunale costituzionale) per cercare di cambiare l’esito delle elezioni.

 

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