Alex Zanotelli: digiuno davanti al parlamento - Nigrizia
Alex Zanotelli Migrazioni
Contro le politiche Ue e italiane sulle migrazioni
Alex Zanotelli: digiuno davanti al parlamento
Il 3 febbraio dalle 15 alle 18, il gruppo “Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti” sarà nuovamente in piazza Montecitorio. E chiama al digiuno i cittadini e i credenti in altre piazze italiane, nei monasteri, nelle case. Questo l’appello del missionario comboniano
02 Febbraio 2021
Articolo di Alex Zanotelli
Tempo di lettura 3 minuti
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Come essere umano e missionario, erede del Sogno di quel povero Gesù di Nazaret, sono obbligato a protestare per come l’Europa e l’Italia continuano a trattare i profughi che bussano alla nostra porta.

È inaccettabile che dal gennaio 2020 fino al gennaio 2021 abbiamo lasciato morire nel Mediterraneo oltre ottocento profughi che fuggivano dai lager libici. Il Mare Nostrum è diventato Cimiterium Nostrum dove potrebbero essere sepolti centomila esseri umani.

È inaccettabile che il governo italiano blocchi per futili ragioni le navi salvavita, mentre assistiamo a sempre più naufraghi.

È inaccettabile che il governo italiano finanzi (anche a nome della Ue) il governo libico di Fayez al-Sarraj che tiene i migranti in orribili lager dove gli uomini vengono torturati e le donne stuprate.

È inaccettabile che nel 2020 la cosiddetta Guardia costiera libica, finanziata dall’Italia, abbia intercettato a mare e riportato nei lager libici ben 11.000 rifugiati.

È inaccettabile che la Ue costringa almeno 18.000 rifugiati a vivere negli inferni di Lesbo e nelle altre isole greche.

È inaccettabile che la Guardia costiera greca abbia speronato gommoni carichi di profughi in fuga dalla Turchia per arrivare nelle isole greche.

È inaccettabile l’enorme sofferenza inflitta sui profughi che percorrono la “rotta balcanica” che è diventata un’autentica Via Crucis.

È inaccettabile che l’Italia respinga a Trieste i profughi della “rotta balcanica” e li consegni alla polizia slovena che a sua volta li consegna a quella croata. E quest’ultima li deporta in Bosnia: fuori dall’Europa!

È inaccettabile che la Ue non si commuova davanti allo spettacolo di migliaia e migliaia di profughi afghani, pakistani… nel campo di Lipa (Bosnia Erzegovina), abbandonati da tutti nel gelido inverno balcanico.

È inaccettabile che quattro eurodeputati, fra cui il medico Pietro Bartolo, siano stati bloccati dalla polizia croata e impediti dal recarsi al confine con la Bosnia.

È inaccettabile che la Ue usi l’Italia, la Grecia, la Turchia, la Slovenia, la Croazia per fare il lavoro sporco di tenere nel “limbo” i disperati della terra che bussano alla porta della ricca Europa.

Per questo trovo inaccettabile la risposta del presidente del parlamento europeo, Davide Sassoli, che in una lettera ad Avvenire in risposta a un appello su Lesbo afferma che tutto questo «ripropone l’egoismo dei governi nazionali e la mancanza di poteri della Ue in materia di immigrazione e di asilo».

La verità invece è che la Ue non vuol accogliere questi profughi e usa nazioni come l’Italia e la Grecia per bloccare i migranti. E vengono pagate per questo. «È una totale assurdità dire che in un continente con 500 milioni di abitanti – scrive il sociologo Jean Ziegler – non si possano accogliere cinque milioni di persone ».

Siamo davanti a una politica migratoria Ue razzista e xenofoba che prepara altri Olocausti. Non possiamo tacere. «La Chiesa non può essere neutrale di fronte al male – scrive l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice – da qualunque parte provenga. La sua via non è la neutralità, ma la profezia».

E aggiunge: «La Costituzione della repubblica e il Vangelo ci chiedono di alzare la voce e di coinvolgere i cittadini italiani perché il nostro paese prenda le distanze da queste barbarie che massacrano corpi, vite, volti umani… e si adoperi anche a livello europeo per una soluzione umanamente sostenibile».

 

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