Bufera su due vigili di Firenze per la violenza a un ambulante senegalese
Migrazioni
Anche gli agenti hanno esposto denuncia
Bufera su due vigili di Firenze per la violenza a un ambulante senegalese
Placcato vicino a Ponte Vecchio con le modalità che ricordano il caso Floyd di Minneapolis. Proteste ufficiali di Dakar. Ieri incontro tra il sindaco, il prefetto e l’ambasciatore senegalese. «L’inchiesta stabilirà se è stato anche un atto razzista»
12 Aprile 2022
Articolo di Giba
Tempo di lettura 3 minuti

È stato depositato ieri mattina in procura a Firenze l’esposto dei due passanti, un ragazzo e una ragazza, che hanno ripreso il 5 aprile scorso in un video, poi diffuso in rete, le fasi di fermo per l’identificazione di un venditore ambulante, immobilizzato a terra su lungarno Acciaiuoli, vicino a Ponte Vecchio, da vigili urbani in abiti civili.

Un placcaggio che ha ricordato l’arresto a Minneapolis di George Floyd. Con esito decisamente diverso, per fortuna: un agente che tiene stretto un braccio attorno al collo. Un altro che si siede sulle gambe del migrante per immobilizzarlo. Il 25enne Pape Demba Wagne, questo il nome dell’ambulante, che grida in wolof di essere aiutato. Un turista che urla «Smettetela di strozzarlo».

Il video dura oltre due minuti ed è diventato un caso diplomatico. Il ministero degli affari esteri senegalese, infatti, ha denunciato «la violenza e il trattamento razzista» che ha subito un suo cittadino a Firenze.

Il video dell’arresto non è diventato solo virale in rete, ma è stato trasmesso domenica dalla televisione privata senegalese TFM, generando sconcerto e rabbia a Dakar. Il governo ha chiesto al suo ambasciatore a Roma di incontrare le autorità competenti.

Incontro avvenuto ieri nella prefettura del capoluogo toscano alla presenza dell’ambasciatore Papa Abdoulaye Seck del sindaco di Firenze Dario Nardella, del prefetto Valerio Valenti e del console onorario del Senegal Eraldo Stefani.

Al termine della riunione, durata tre ore, Seck ha definito «un atto ignobile e degradante», quello di cui è rimasto vittima il suo concittadino. Anche se poi ha smorzato i toni affermando che «sarà l’inchiesta a stabilire se sia stato o no anche un atto razzista».

Attendista anche la posizione del sindaco Nardella: «Faremo tutto ciò che è necessario affinché si possa fare chiarezza sull’accaduto. Abbiamo avviato una verifica interna con la polizia municipale affinché si possano individuare tutti i dettagli della dinamica. Se ci saranno dei responsabili, scatteranno le sanzioni disciplinari».

Secondo il racconto dei due pubblici ufficiali, «il fermo è stato effettuato inizialmente ai fini di identificazione. Poi il venditore ambulante è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e lesione personale, oltre alla mancata presentazione dei documenti».

Secondo l’assessora alla sicurezza urbana di Firenze, Benedetta Albanese, il video messo in rete mostra solo la parte finale dell’accaduto. «Gli agenti hanno avuto lesioni guaribili rispettivamente in tre e 5 giorni». E ha respinto fermamente l’accusa secondo cui i vigili avrebbero agito per razzismo. Vigili che hanno presentato pure loro un esposto alla procura della repubblica.

Wagne, la vittima del placcaggio, era presente all’incontro in prefettura. A Repubblica ha dichiarato di non voler parlare di questa storia. «Quello che è successo si vede nel video». Abita a Pontedera, è giunto in Italia 5 anni fa, e vive vendendo braccialetti e souvenir ai turisti.

L’associazione Mutuelle della solidarieta’ dei senegalesi in Italia ha diffuso un comunicato in cui definisce l’accaduto come «l’epilogo di una serie di atti di discriminazione», e sottolinea «la natura razzista, inumana e degradante del trattamento». 

 

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