Kenya: sesso per un lavoro nelle piantagioni di te
Economia Kenya Pace e Diritti
Aperta un’inchiesta dopo un reportage della Bbc nelle coltivazioni gestite da grandi marchi britannici
Kenya: sesso in cambio di un lavoro nelle piantagioni di te
22 Febbraio 2023
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 3 minuti

Ѐ un reportage scioccante quello pubblicato il 20 febbraio dall’emittente britannica Bbc che rivela un sistema di stupri, abusi e violenze sessuali “radicate” contro le donne che lavorano nelle grandi piantagioni di te gestite da alcuni dei marchi più famosi del Regno Unito, tra cui Unilever, Lipton e la catena di supermercati Sainsbury’s.

Un  reportage – realizzato da i Bbc Africa Eye e Bbc Panaroma anche grazie a giornaliste sotto copertura – che ha scosso anche il parlamento kenyano. La vicepresidente Gladys Shollei ha ordinato ieri l’apertura di un’inchiesta che un comitato di parlamentari è chiamato a completare entro due settimane.

La Bbc rivela che più di 70 donne su 100 intervistate, hanno subito abusi da parte dei loro manager nelle piantagioni, gestite per anni da Unilever e James Finlay & Co. Alcune hanno contratto l’hiv in seguito a rapporti sessuali non consenzienti con i loro supervisori. O con chi prometteva loro un lavoro in cambio di favori sessuali. Alcune, che già lavoravano, sono state lasciate a casa senza stipendio. La condizione per tornare nei campi era concedersi ai loro superiori.

A documentare in video queste prassi “una giornalista sotto copertura che si spacciava per una persona in cerca di lavoro, invitata a un colloquio di lavoro da un reclutatore della James Finlay & Co”, racconta il report. “Si è rivelato essere in una stanza d’albergo, dove è stata bloccata contro una finestra e le è stato chiesto di spogliarsi dal reclutatore, che ha lavorato nelle piantagioni della James Finlay per più di 30 anni, ed era già stato segnalato come ‘predatore’ da alcune di donne che hanno parlato alla Bbc”. “Ci sdraiamo, finiamo e andiamo. Poi vieni a lavorare”, ha detto l’uomo.

Le denunce riguardano anche Unilever che ha già affrontato accuse simili più di 10 anni fa, in seguito alle quali aveva annunciato un approccio di “tolleranza zero” alle molestie sessuali, nonché un sistema di segnalazione e altre misure. La Bbc ha però trovato prove che le accuse di molestie sessuali non venivano prese in considerazione.

Entrambe le majors hanno annunciato l’apertura di inchieste interne.

James Finlay – la seconda più grande compagnia di tè che opera nella Rift Valley – ha dichiarato di aver sospeso il manager e di averlo denunciato alla polizia. E che sta indagando per verificare se la sua operazione in Kenya avesse “un problema endemico con la violenza sessuale”.

Unilever si è detta “profondamente scioccata e rattristata” dalle accuse. La società ha venduto la sua attività in Kenya proprio mentre la Bbc stava realizzando l’inchiesta. Il nuovo proprietario, Lipton Teas and Infusions, ha dichiarato di aver sospeso due manager e di aver ordinato “un’indagine completa e indipendente”.

 

 

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