Aumento del 155% delle morti nel Mediterraneo nella prima metà del 2021
Migrazioni
I dati Oim confermano che la rotta più pericolosa al mondo resta quella del Mediterraneo centrale
Migranti: aumentate del 155% le morti nel Mediterraneo nei primi 6 mesi del 2021
25 Febbraio 2022
Articolo di Redazione
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Morti nel Mediterraneo
Foto del New York Times

Mentre continuano le giornate fiorentine dedicate a Mediterraneo frontiera di pace e al Forum dei sindaci del Mediterraneo, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ci riporta alla cruda realtà.

Ieri ha fornito i dati sulle morti nel Mare nostrum nella prima metà del 2021. E sono dati sconcertanti: 1.161 migranti deceduti in mare tra il Nordafrica e l’Europa, con un aumento del 155% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Numeri ufficiali e sottostimati che nascondono una realtà ancora più tragica. È di qualche giorno fa, infatti, un’intervista di Avvenire ad Alessio Farcomeni, ordinario di statistica presso la facoltà di economia di Tor Vergata, secondo il quale sarebbero almeno 44mila le morti sulle rotte che portano all’Europa negli ultimi 27 anni, rispetto alle stime ufficiali che parlano di 30mila.

Nel comunicato di ieri dell’Oim sono riportate i dati sulle singole rotte.  Quella più pericolosa (in assoluto rispetto a tutte le tratte migratorie mondiali) resta il Mediterraneo centrale, la rotta che collega Libia e Tunisia all’Italia e Malta, con 769 morti nei primi sei mesi del 2021 (e oltre 18mila dal 2014).

A seguire, la tratta con più morti è quella occidentale, che collega l’Africa occidentale alle Isole Canarie spagnole, nell’Oceano Atlantico, con 250 morti.

Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite l’aumento dei decessi si spiega, in particolare, con le «restrizioni alla mobilità dovute al Covid-19», che hanno costretto i migranti «a rivolgersi a rotte più pericolose».

Aumento che si spiega, poi, anche con una crescita delle partenze. Ad esempio, è aumentato del 67% il numero di migranti giunti in Italia tra il primo e il secondo trimestre del 2021, raggiungendo i 6mila nuovi arrivi al mese a maggio e giugno.

La tendenza continua da gennaio 2022: secondo l’Oim oltre 11.700 migranti sono arrivati via mare in Europa, e almeno 229 persone sono morte nella loro traversata. Martedì scorso, quasi 600 migranti, di cui 59 minori, a bordo di due pescherecci sovraccarichi sono stati soccorsi vicino alle coste italiane.

Se aumentano le partenze, aumentano anche gli arresti: nella prima metà del 2021, Libia e Tunisia hanno fermato più di 30mila migranti, rispetto ai 23mila della prima metà del 2020. Oltre 15mila i rimpatri forzati in Libia

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