Grazie a una sentenza dell’Alta Corte di Johannesburg, il Sudafrica diventerà il primo paese africano a introdurre il congedo parentale condiviso per tutti i genitori, indipendentemente dal sesso o dallo stato di nascita.

Lo storico verdetto, espresso il 25 ottobre scorso, consente ai genitori di scegliere come dividere tra loro quattro mesi di congedo parentale, stabilendo per la prima volta che entrambi abbiano il diritto al riposo dopo la nascita o l’adozione di un bambino.

Fino ad oggi, infatti, i quattro mesi consecutivi di congedo erano garantiti solo alle madri, mentre i padri o i partner potevano godere solo di un massimo di 10 giorni. Di fatto, quindi, con la nuova legge saranno i genitori a decidere come spartirsi i 120 giorni di congedo lavorativo a loro disposizione.

Nella sentenza, l’Alta Corte dichiara le disposizioni dell’attuale legge sulle condizioni di lavoro relative a maternità, genitorialità, adozione e congedo parentale “incostituzionali e invalide” perché lesive del diritto all’uguaglianza.

Il verdetto è stato accolto con entusiasmo dalle organizzazioni per le parità di genere che avevano presentato il ricorso, secondo le quali i giudici hanno messo in discussione non solo l’interpretazione giuridica del congedo, ma anche norme sociali e aspettative più ampie sui ruoli genitoriali, riconoscendo che entrambi i genitori svolgono un ruolo integrante nella cura dei figli.

Per il momento l’attuale legge resta il vigore, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale e poi della sua revisione da parte dei legislatori sudafricani, in base alle indicazioni espresse nella sentenza che impone che le modifiche vengano apportate entro i prossimi 24 mesi.

Negli ultimi 20 anni è cresciuto il numero di paesi africani che garantiscono congedi di maternità, paternità e parentale (sia retribuiti che non retribuiti), ma con modalità che variano notevolmente da paese a paese.

In molti di questi per il padre il periodo rimane inferiore alle tre settimane, con alcuni che gli concedono solo due o tre giorni liberi. Tanti altri, come Ghana e Camerun, non prevedono alcun congedo retribuito per i padri.