The child soldiers of Africa’s red army. The role of social process and routinised violence in South Sudan’s military - Nigrizia
Armi, Conflitti e Terrorismo Libri Pace e Diritti
Carol Berger
The child soldiers of Africa’s red army. The role of social process and routinised violence in South Sudan’s military
Routledge, 2022, pp. 226
03 Novembre 2023
Articolo di Giuseppe Cavallini
Tempo di lettura 3 minuti

Tra i pregi del lavoro di Carol Berger, saggista a antropologa canadese che vive in Egitto, due vanno certamente sottolineati: l’accuratezza e l’abbondanza dei dati e della documentazione raccolti sul campo, e l’aver reso i bambini-soldato, argomento centrale del libro, protagonisti diretti attraverso le numerose e circostanziate testimonianze raccolte.

Uno spazio speciale occupa infatti nel volume la formazione della cosiddetta “Armata Rossa”, dove si racconta l’invio da parte dei leader dell’Esercito di liberazione del popolo del Sudan (SPLA) di 619 bambini e giovani, comprese 61 ragazze, a Cuba nel 1985-1986, dove vennero iscritti alla Scuola di studi e lavoro Battala de Kore nelle piantagioni cubane. Molti di loro, come sottolinea l’autrice, emigrarono in seguito in Canada, trent’anni dopo, e sono tuttora denominati e conosciuti in Sud Sudan come i “veterani dell’Armata Rossa” cubana, definiti anche Lost Boys (ragazzi perduti) con altri che furono invece reinsediati negli Stati Uniti d’America.

Ponendo al centro dell’attenzione le vicende delle migliaia di ragazzi trasformati loro malgrado in soldati anzitempo e ampliando l’analisi alla trattazione generale del contesto del conflitto civile, il libro diventa anche uno strumento prezioso di conoscenza di una pagina importante della sofferta storia della guerra ultra ventennale che ha condotto alla creazione nel 2011 del Sud Sudan.

Insieme al contributo dato alla causa dell’indipendenza del paese dai bambini-soldato, il testo esamina in modo dettagliato i metodi violenti esercitati dai responsabili militari nell’impiego di questi minorenni nel lungo conflitto tra le regioni settentrionali e meridionali del Sudan.

In tal senso, queste pagine si configurano come una ricca fonte di conoscenza e di approfondimento utilizzabile anche da studiosi di sociologia, antropologia e scienze politiche e da coloro che coltivano interessi in etnografia, conflitti e sfruttamento in chiave militare di minori. Bambini reclutati per lo più a forza nell’SPLA, braccio militare del Movimento di liberazione del popolo sudanese (SPLM).

Nel raccontare la vicenda e l’evoluzione di natura esistenziale e culturale vissuta dai giovanissimi membri della cosiddetta “Armata Rossa”, Berger si addentra e cerca di interpretare i vari passaggi politico-militari avvenuti in quella che fu la guerra civile più lunga dell’Africa dopo quella trentennale tra Etiopia ed Eritrea.

Va segnalato infine che quest’opera consente di individuare alcune cause e di comprendere le ragioni di fondo che hanno innescato la successiva ricaduta del Sud Sudan in un conflitto interetnico che non è ancora ricomposto. Tanto che molti osservatori, anche nel mondo missionario, si chiedono se potrà mai realizzarsi la speranza di una soluzione definitiva degli scontri di potere che tuttora affliggono la più giovane nazione d’Africa.

Infatti chi ha una conoscenza non superficiale del Sud Sudan e della sua complessità sociale manifesta più di qualche dubbio riguardo alla capacità dei leader politici e del governo in carica di raggiungere quell’equilibrio politico in grado di garantire la stabilità necessaria ad organizzare e implementare la competizione elettorale, finora posticipata a causa della non completa pacificazione del paese.

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it