In partenza per l’Ucraina la carovana umanitaria ‘Stop the war now’
Armi, Conflitti e Terrorismo Pace e Diritti
Diretti a Leopoli 50 pulmini e 200 persone
In partenza per l’Ucraina la carovana umanitaria ‘Stop the war now’
31 Marzo 2022
Articolo di Redazione
Tempo di lettura 2 minuti

L’appuntamento è per domattina alle 6, a Gorizia. L’attraversamento della frontiera Polonia-Ucraina è previsto per sabato. La destinazione della carovana umanitaria Stop the war now è Leopoli, la cittadina dell’Ucraina occidentale, a circa settanta chilometri dal confine polacco. La carovana umanitaria, che vede coinvolte oltre 900 realtà, tra singoli, organizzazioni religiose e della società civile italiana, parte con una delegazione di 200 persone e 50 pulmini.

Il convoglio solidale ha con sé 20 tonnellate di aiuti umanitari, in particolare alimenti, farmaci e attrezzature mediche, che verranno consegnate, tra sabato e domenica, agli ospedali e alle organizzazioni locali di volontari. La carovana di pace però non si limiterà alla distribuzione dei beni che trasporta, utilizzerà gli stessi pulmini per consentire alle persone che vorranno lasciare il loro paese per raggiungere l’Italia di poterlo fare. Gli organizzatori contano 300 disponibilità nei mezzi di trasporto.

«La guerra è una follia, è il cancro della convivenza tra le nazioni e la negazione dell’umanità – affermano le realtà che hanno sottoscritto l’appello –. Nel chiedere che si proclami immediatamente il cessate il fuoco, che si dia spazio alla diplomazia internazionale e alle Nazioni Unite per la risoluzione della controversia e che si consenta subito alle organizzazioni umanitarie internazionali di intervenire, ognuno di noi può fare qualcosa di più e di concreto per fermare questo scempio». Un appello sostenuto anche da Nigrizia nel suo editoriale di aprile.

Fare qualcosa di concreto e non restare spettatrici e spettatori, porta chi aderisce a ‘Stop the war now’ a esporsi in prima persona. Per questo, oltre l’aiuto economico e il sostegno/adesione alla carovana, i promotori chiedono di promuovere nel territorio azioni di mobilitazione per la costruzione della pace in maniera nonviolenta.

 

Copyright © Nigrizia - Per la riproduzione integrale o parziale di questo articolo contattare previamente la redazione: redazione@nigrizia.it