Uganda: Muhoozi Kainerugaba, figlio del presidente, annuncia il ritiro dall’esercito - Nigrizia
Politica e Società Uganda
Poi corregge il tiro «non ora ma tra otto anni»
Uganda: Muhoozi Kainerugaba, figlio del presidente, annuncia il ritiro dall’esercito
La mossa letta come la preparazione del terreno per una sua corsa alla presidenza nel 2026 e la successione al padre, al potere da 36 anni
09 Marzo 2022
Articolo di Redazione
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Ha suscitato scalpore in Uganda e non solo, un tweet postato l’8 marzo dal tenente generale Muhoozi Kainerugaba, 47 anni, primogenito del presidente Yoweri Museveni, nel quale annunciava il suo ritiro dall’esercito. “Dopo 28 anni di servizio nel mio glorioso esercito, il più grande esercito del mondo, sono felice di annunciare il mio ritiro”.

Una mossa ampiamente letta come la preparazione del terreno per una sua corsa alla presidenza nel 2026 e la successione al padre, 77 anni, al potere dal 1986. La legge ugandese vieta infatti ai soldati di partecipare alla politica.

L’annuncio è stato fatto su Twitter, social media sul quale è molto attivo e dove, al momento, si presenta con un’immagine di Che Guevara. Un’attività che gli ha causato di recente critiche, soprattutto in Occidente, per i toni della sua dichiarazione di sostegno alla Russia all’indomani dell’invasione dell’Ucraina. “La maggior parte dell’umanità (che non è bianca) sostiene la posizione della Russia in Ucraina. Putin ha assolutamente ragione! Quando l’Urss ha parcheggiato missili nucleari a Cuba nel 1962, l’Occidente era pronto a far esplodere il mondo su di essa. Ora, quando la Nato fa lo stesso, si aspettano che la Russia faccia diversamente?”

Un intervento seguito a breve giro da un secondo tweet di commento a una fotografia, la cui veridicità è tutta da confermare, che ritrae Putin tra i leader della guerriglia anticolonialista mozambicana. “E se questa immagine è vera, che il presidente Putin era un compagno del nostro grande ed eroico leader Samora Machel nel 1973? Durante i giorni bui della lotta contro il colonialismo e l’imperialismo? Quindi ogni africano sulla terra deve sostenere il presidente Putin e la Russia in questa lotta!”

Retorica, storia, manipolazioni e propaganda a parte, Kainerugaba è comunque una figura di primo piano in Uganda, e il suo annuncio di un ritiro dall’esercito ha rinvigorito la base di consensi tra coloro che lo vedono come unica vera “alternativa” al regime del padre, considerato, soprattutto dai più giovani, non più in grado di disegnare un futuro che li porti a uscire da uno stato di povertà e mancanza di prospettive.  

Il suo inatteso annuncio sui social media deve però aver messo in allarme il padre, comandante in capo delle forze armate, che, secondo quanto riportato dalla pubblicazione digitale locale Chimp Reports, sarebbe intervenuto invitando il figlio a rivedere la sua posizione. Un colloquio che avrebbe indotto Kainerugaba a dichiarare, in un breve video pubblicato poche ore dopo dal giornalista Andrew Mwenda, suo stretto confidente – e che sa tanto di un maldestro tentativo di correggere il tiro -, che la sua uscita dall’esercito «non (avverrà) domani, ma tra otto anni».

 

D’altronde non è la prima volta che il tenente generale minaccia di lasciare le forze armate ugandesi. Lo aveva fatto lo scorso ottobre quando, secondo quanto riportato da The Africa Report citando Chimp Reports, aveva minacciato di ritirarsi per non aver ricevuto circa 56 milioni di dollari che aveva chiesto per migliorare il benessere delle truppe. «Se i problemi dei miei soldati non verranno risolti, mi ritirerò dall’esercito entro il prossimo anno», avrebbe detto. Ma i fondi richiesti erano poi arrivati.

A gettare acqua sul fuoco anche fonti dell’esercito che, sentite dal New Vision, hanno fatto notare che l’esercito ha delle regole e che, per lasciare le forze armate, Muhoozi dovrebbe comunque avere l’autorizzazione dell’organismo competente, il Consiglio per le promozioni e le commissioni dell’esercito (Army Promotions and Commissions Board).

Kainerugaba è comandante delle forze di terra dell’Uganda People’s Defence Force (Updf) e consigliere presidenziale per le operazioni speciali. In queste vesti è stato nelle ultime settimane al comando delle forze ugandesi impegnate nell’est della Repubblica democratica del Congo contro le milizie Forze democratiche alleate (Adf). In versione più diplomatica è stato invece inviato in Rwanda dove ha incontrato il presidente Paul Kagame nell’ambito di un percorso di distensione dei rapporti da tempo tesi tra i due paesi, che ha portato alla recente riapertura della frontiera comune.

Gruppi per i diritti umani, opposizione e critici del governo da tempo accusano suo padre di usare i militari per mantenersi al potere intimidendo, censurando, imprigionando e torturando gli oppositori e chiunque manifesti pubblicamente il proprio dissenso nei confronti del regime.

 

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